QUESTIONE DI GENETICA

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Immagine presa dal web

Qualche giorno fa ho letto un post in cui si sottolineava la difficoltà nell’ interpretare i segnali inviati dalle donne.

Mi spiego, se una donna ti dice A solitamente intende A se tu capisci B con la clausola della C non è responsabilità della donna, della femmina.

Mi spiego meglio.

Secondo la genetica, ed è un dato di fatto, non è una donna o un uomo, è scienza!

Il gene femminile è formato da due XX pam!pam! li! precise precise, stabili, chiare, semplici.

Il gene maschile invece ha un pezzo che manca, anche detto Y, ecco quella gambetta che manca dice tutto.

La lettera è li, instabile, che traballa, si muove, rischia di cadere ed immancabilmente causa delle lacune nella mente principale dell’uomo, e di conseguenza facendo irritare la donna, che invece ti invia input precisi, pam!pam! come le due famose X.

D., (sempre lei!) ha avvalorato la tesi, dimostrandomi con i fatti quanto questa gambetta che manca sia essenziale e colpevole al tempo stesso.

La donna, organizza, disfa e crea, l’ uomo è li, secondario, a completa disposizione della donna, te ne accorgi velocemente di questo.

Prova, per esempio ad andare al centro commerciale, al supermercato in un tardo pomeriggio feriale, troverai più di un uomo che cellulare fisso all’ orecchio raccoglie prodotti dallo scaffale con aria terrorizzata.

Probabilmente all’altro capo del telefono c’ é la moglie, fidanzata, compagna di turno che indica dettagliatamente quali prodotti sono necessari.

Ed anche qui, parlare di necessità al supermercato ha diverse sfaccettature se l’ argomento è affrontato da un uomo o da una donna, comprare un prosciutto intero, quattro casse di birra solo perché sono in  offerta, non è una necessità; acquistare i prodotti che sono indicati sulla lista della spesa, quella è la necessità della casa.

Quando una donna si esprime e ti dice A, tu devi capire A, non B con la clausola di C. La donna, è responsabile di ciò che dice non di ciò che tu uomo capisci, interpreti e nella maggior parte delle volte non capisci.

La donna fa mille cose e ne organizza altrettante.

Quelle organizzate dovrebbero essere svolte da te. E sono le famose “A”. Tu, uomo, immancabilmente senti A, fai B e riporti C.

Ora, spero che il concetto ti sia più chiaro, in ogni caso sei scusato, la colpa non è tua, ma di quella gambetta che ti manca e che ti rende instabile.

Consiglio: Non dirlo a tua moglie/fidanzata/convivente la prossima volta che per errore anziché A fai B con la clausola o direttamente C.

 

FAVE DE FUCA

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intestino felice di Giulia Enders (Immagine presa dal web)

In questi giorni di tavole imbandite

Sedersi e  non vedere la fine..

Un pensiero mi attanaglia la mente, ma tu, non ti senti un po’ gonfio?

Questo è uno di quegli argomenti spinosi, difficili e fastidiosi, ma … nel mio blog parlo di tutto, parlo di me, e della mia vita, ed anche questo fa parte di me.

Bene, sono tre giorni che mangio e dormo, quasi come una tartaruga che risvegliatasi dal letargo inizia a mangiare per immagazzinare energie, con la differenza che io in letargo non ci vado.

Spesso mi sono identificata in un animale, solitamente un bradipo, difficilmente in una gazzella che salta e zampetta con leggerezza in mezzo alla savana, anche perché io mi auguro di avere una vita lunga e non di dovermi svegliare prima del leone per rischiare di fare una brutta fine.

Il bradipo è l’ animale che più mi assomiglia, mangia e dorme, anche una tartaruga potrebbe andare bene, mangia dorme e … la fa.

Certo non sono un animale, non posso farla dove capita come potrebbe succedere al cane del vicino, che poi non la fa dove capita ma tutte le mattine, al solito orario si regolarizza l’ intestino nell’ aiuola di fronte a casa mia, ecco simmetricamente la fa li, preciso preciso, manco fosse svizzero.

Dicevo, da persona cosciente e consenziente quale sono io la faccio come tutti gli umani, non però in questo periodo in cui stomaco ed intestino sembrino ribellarsi al ben di dio che la tavola propone.

Sono giorni che mangio, dormo, mangio e scrivo.

Necessito di un aiutino per evitare di intasare qualcosa, e si, avete capito bene, purtroppo alcuni di voi, mi criticheranno dicendo che non sono per niente femminile, che non si parla di queste cose che le femmine sono come dee.

Certo! Rispondo io! Le donne sono come DEE e tali vanno trattate e considerate ma, pur sempre con un intestino, funzionante, circa meno quasi.

Ricordo che anni fa, era il lontano 2007 o vicino, dipende dai punti di vista feci un viaggio in Andalusia con altre 5 ragazze, Amiche.

Bene tra i vari problemi ed intoppi sorti durante il tragitto, i vari tragitti in realtà, c’ era quello di essere intoppate.

Bene una di noi aveva lo stomaco che lottava continuamente con l’ intestino, e fidatevi non è stato per niente un bel momento, per lei più che per noi.

Il tutto si è risolto andando in una farmacia, spiegandoci a gesti e …. TAAACCC soluzione servita su di un piatto d’ argento.

FAVE DE FUCA, nulla di medico o medicinale, tutto naturale effetto garantito.

Analisi del 2015

I folletti delle statistiche di WordPress.com hanno preparato un rapporto annuale 2015 per questo blog.

Ecco un estratto:

Una metropolitana a New York trasporta 1 200 persone. Questo blog è stato visto circa 4.200 volte nel 2015. Se fosse una metropolitana di New York, ci vorrebbero circa 4 viaggi per trasportare altrettante persone.

Clicca qui per vedere il rapporto completo.

ALTRO TAG, ALTRO GIRO

E rieccomi con un altro TAG (si perché finalmente ho scoperto che è maschile) ad ammorbarvi con questa idea.

Dunque il TAG si chiama “FOLLOWIAMOCI TAG” e permette di creare un filo unico tra tutti i social che ho attivi.

Processed with MOLDIV

Processed with MOLDIV

L’ideatore del TAG è iris e periplo, la nomina l’ ho ricevuta, ebbene si! non mi sono nuovamente autotaggata!!! da evaporata

Ora, data la mia spiccata (in)capacità a rapportarmi con la tecnologia decido di partecipare, ma di essere scusata in anticipo nel caso in cui qualcosa non funzioni.

Sono attiva (nel senso che possiedo un profilo su FB) ed è questo:

marta vitali

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Sono attiva (sempre nel senso che ho un profilo anche su Twitter) ed è questo:

@EccoMarta

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Bene, ho finito il mio mondo social.

Come tutte le altre volte non faccio nomine perché chi vuole può autotaggarsi, e perché ho sempre il timore di infastidire qualcuno, a me piacciono un sacco i TAG magari ad altri irritano soltanto.

 

BUONA NOTTE TRA PICCIONI E MORFEO

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Immagine presa dal web

Buona notte e sogni d’oro, devi convincerti di avere una ragazza o anzi, convincerti che la ragazza che stai frequentando lotta continuamente con la tecnologia che avanza, e lei dato che si perde a dormire resta indietro.
Il telefono è bloccato, non so bene il perché, non credere che non mi sia impegnata a capire come mai faccia così, come mai si spenga e poco dopo si riaccenda da solo, no, non sono pazza e no! I fantasmi non sono in vena di scherzi.
Semplicemente, ed a questa conclusione ci sono arrivata da sola, in un momento di massima attività celebrale,il problema è che con la tecnologia non vado d’accordo, quindi mi rassegno, e ti mando una mail per augurarti la buona notte, sai, il piccione è andato in pensione… E… Non vorrei che con questa ritrovata fissa per la legittima difesa ti venga in mente di sparare un colpo in mezzo al cranio al mio piccione che con fatica si destreggia in mezzo alla nebbia per arrivare da te, e comunicarti il mio messaggio.
Ecco per evitare tutto questo scrivo una bella mail, con il dubbio che la leggerai domani tra le mille mail del lavoro e… La archivierai con un..” Immaginavo che dormivi…(perché sicuramente sbaglierai il congiuntivo!)”
Che poi, questo tuo sottolineare che spesso, (forse troppo spesso) io stia dormendo un po’ mi stupisce, preferiresti un uscente che si sballa e balla fino a notte fonda? Che ti chiama alle cinque di mattina ubriaca marcia chiedendoti dove sei? Così solo per saperlo?
Io no, io leggo, dormo e mangio… No julia ha usato altri verbi, ma in sostanza tre cose faceva,no?
Perché poi in fondo per fare bene ciò che vogliamo dobbiamo concentrarci su di una cosa per volta, approfondirla è solo così ne potremo essere soddisfatti…
Ok, ho scritto a sufficienza per un nuovo articolo, che forse pubblicherò, l’ idea iniziale era quella di augurarti solo la buona notte, ma sai bene che a me il verbo accontentarsi non piace, questo è il motivo perché buona notte e mille parole dopo sono ancora qui a scrivere sul tablet, con accanto il piccione anziano con tutti gli acciacchi dell’età.
Perdonami ma ora devo proprio lasciarti, no, non sto andando a letto, vado a cantare la ninna nanna al piccione, perché povero, fatica ad addormentarsi, e non sa contare, quindi niente pecore e pecorelle.
Gli canterò la ninna nanna e poi sentirò Morfeo, il mio sesto senso dice che tra poco mi chiamerà.
Buona notte, ovunque tu sia e qualunque cosa tu stia facendo…