LA TEORIA DEL CAOS

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Tutto accade per un senso, un disegno prestabilito che a volte ci creiamo, altre invece è già scritto.

Con il tempo ci accorgiamo di come tanti tasselli siano stati messi inizialmente al posto sbagliato e successivamente abbiano trovato il loro “posto nel mondo”.

Spesso ci siamo arrabbiati perché non era giusto che capitasse proprio a noi, per poi accorgerci successivamente che forse era così che doveva andare, era così che doveva essere…

La teoria del caos, nasce da una teoria matematica… ma io con la matematica non ho ancora fatto pace.

Comunque in questi casi Wiki ti aiuta.

Qui, la spiegazione per chi capisce il senso ed il significato di tutti quei simboli strani… Mi sono sempre chiesta, ma caspita i numeri sono infiniti, giusto? Perché aggiungere dei simboli che hanno senso solo per pochi?

Con il tempo impari che anche quei simbolini hanno un senso, certo poi finita la quinta superiore lo dimentichi, ma questa è tutta un’ altra storia…

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LA SPESA AL CENTRO COMMERCIALE

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Adoro andare al centro commerciale dopo il lavoro a fare la spesa, cioè non è che ami particolarmente andare a fare la spesa, semplicemente se devo scegliere un orario in cui andare a fare la spesa prediligo la sera dopo il lavoro durante la settimana.
Oggi è stata una giornata quell’ attimo pesante al lavoro, ricca di impegni e di scadenze, mancanze di tempo dovute al moltiplicarsi dei giorni festivi, che è vero che non guastano, ma poi comunque li paghi.
Ecco, oggi è stata una giornata in cui ho usato il cervello sconnesso alle braccia, due barra tre lavori in contemporanea, e, si lo ammetto, sono un po’ stanca.
Preferirei andare a fare il mio sport preferito, oziare sul divano, ma non posso, il frigorifero reclama la mia presenza, devo per forza riempirlo con qualcosa di necessario alla sopravvivenza dei prossimi giorni.
Ecco perché sono al centro commerciale, all’ Esselunga, per essere precisa, che vago tra le corsie alla ricerca di non so nemmeno io cosa.
Ad un tratto la mia attenzione viene catturata da un altro cliente che come me sta vagando le corsie alla ricerca della risposta della vita.
E’ li immobile davanti a me, lo vedo di schiena, e lo noto, caspita se lo noto.
Indossa una tuta Adidas, hai presente? Quella classica, blu, con le bande laterali bianche, che fa molto anni novanta, intravedi i due glutei d’ acciaio, forse stretti perché in preda a qualche delirio mentale alla ricerca del biscotto migliore.
Le gambe leggermente a ferro di cavallo, come se fosse un calciatore, o presunto tale.
Le gambe sono muscolose, o almeno questo pare.
Due spalle larghe così, il classico fisico a triangolo, nonostante il Quechua ultrasottile e secondo me grado cinque dato che sta sudando come quando io ho 39 di febbre.
In testa aveva un berretto di lana, bello, sottile e grigio, ma l’ha appena spogliato, forse per colpa del caldo.
I capelli sono rasati e per spogliare il cappello ha usato la mano sinistra, niente fede. BENE.
Mi viene in mente che devo assolutamente comprare quei biscotti posti esattamente di fronte a lui, mi avvicino con nonchalance e…
CHE BRUTTO! E’ il classico esempio di “DIETRO TROFEO DAVANTI MUSEO”, è troppo “adulto” è la classica persona che in pensione decide di dedicare anima e soprattutto corpo alla palestra, che ha uno barra due barra tre personal trainer che gli preparano la scheda giornaliera per permettergli di mantenersi in forma.
Ecco questo è il classico esempio di come, quando una giornata si è presentata per tutto il giorno difficile, chiuderà sicuramente nello stesso modo.
Nonostante io sia sempre in attesa della svolta positiva, questa volta la svolta c’è stata, si ma punto.
Desisto, i biscotti è meglio cucinarmeli da sola, vado a prendere le gallette di riso, perché quelle si sa, non ti tradiscono mai, non sono finte dietetiche, ti aiutano veramente se sei a dieta.
Raccolgo i miei quattro prodotti e mi dirigo verso la cassa, ansiosa di affrontare la mia difficile seduta di sport oziante.
Buona Serata!

CONFESSIONI TRA COLLEGHE #2

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Eccomi a raccontarVi la seconda parte delle confessioni tra colleghe, la recita, i Ferrero roches, la canzoncina reppata.

Qui trovi la prima parte del racconto, ed oggi, la collega mi ha allietato l’ ennesima pausa caffè con la seconda parte.

La recita si è svolta Sabato in Chiesa, è stato tutto molto emozionante e le note stonate tra le varie mamme sono state sovrastate dall’ emozione dei piccolo pargoli che entusiasmati ascoltavano le voci delle loro mamme provenire dagli autoparlanti, è stato uno dei pochi momenti in cui tutti i piccoli sono rimasti fermi immobili ad ascoltare le voci.

Prima di questo però, c’ è stata l’ ultima prova.

La più importante.

Quella in cui si stabiliscono parti e si fanno le prove dell’ abito, che poi io l’ho visto quest’ abito…

Praticamente è un ferrero rocher senza le noccioline.

L’ utima prova come dicevo si è svolta la sera prima, tra una piccola pausa e l’ altra l’ androne dell’ oratorio si è riempito di fans veri e presunti che presi dalla frenesia hanno improvvisato un balletto.

Un pazzo scatenato a fatto partire l’ allarme dell’ asilo, ma tutti presi dall’ atmosfera hanno pensato che fosse un qualcosa della scena salvo poi rendersi conto che no. L’ allarme continuava a suonare, quella sagoma che è apparsa in lontananza non è un attore, ma il parroco che che una piccola pila, si è avventurato tra le stanze vuote dell’ asilo a cercare il ladro improvvisato.

Finito tutto bene, fortunatamente.

La canzone è stata stravolta, le mamme erano tutte entusiaste per aver portato una canzone innovativa all’ interno della solita musichetta natalizia.

Ascoltare la collega che ti espone il racconto è stato divertente, ma allo stesso tempo mi ha fatto riflettere.

Una persona per i figli è disposta a fare tutto, ed anche qualcosa di più, lei per esempio si è vestita da cioccolatino.

Ovviamente lei mi ha dato il benestare per questo articolo, divertita e divertente mi sta concedendo di chiamarla Ferrera.

 

E SE INSIEME CI RIUSCISSIMO??

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Non so se ve ne siete accorti, questa mattina alle 09.13 tutte le radio, gran parte delle stazioni radio si sono unite, trasmettendo la stessa canzone.

Grazie all’ iniziativa di Fabrizio Gatti giornalista de l’ Espresso, in seguito ad un’intervista ad Andrea, il fidanzato di Valeria Solesin una delle vittime del Bataclan, tante radio hanno trasmesso la stessa canzone inviando al radioascoltatore tante emozioni.

Inviandoci un messaggio di “Insieme ce la facciamo” o più semplicemente “Proviamoci, se stiamo uniti potremmo riuscirci…” un messaggio semplice di speranza…

People Have The Power

Il testo dice questo:

La Gente Ha Il Potere

Ero immersa nei miei sogni
di una apparenza brillante e corretta
e il mio sonno è stato interrotto
ma il mio sogno rimaneva chiaro
sotto forma di vallate luminose
dove si sente l\’aria limpida
ed i miei sensi si sono riaperti
Mi svegliai (sentendo) l\’urlo
che la gente ha il potere
di redimere l\’opera dei pazzi
fino alla mitezza, alla pioggia della grazia
è stabilito, è la gente che guida

La gente ha il potere
La gente ha il potere
La gente ha il potere
La gente ha il potere

Gli atteggiamenti vendicativi diventano sospetti
e rannichiarsi come per ascoltare
con le braccia protese in avanti
perché la gente ha le orecchie
e i custodi e i soldati
giace sotto le stelle
scambiando ideali
e abbassando le braccia
per disperdere / nella polvere
per diventare / come vallate splendenti
dove l\’aria pura / si percepisce
e i miei sensi / (sono) di nuovo aperti (al mondo)
Mi sono svegliata piangendo

Dove c\’erano deserti
ho visto fontane
l\’acqua sgorgava come crema
e noi andavamo a spasso là assieme
e non c\’era nulla di cui ridere o da criticare
e il leopardo
e l\’agnello
dormivano assieme realmente abbracciati
io speravo nella mia speranza
di riuscire a ricordare quello che avevo trovato
io sognavo nei miei sogni
Dio sa cosa / una visione ancora più pura
fino a che non ho ceduto al sonno
Affido il mio sogno a te

Il potere di sognare / di dettare le regole
di lottare per cacciare dal mondo i folli
è promulgata la legge della gente
è promulgata la legge della gente
Ascolta:
Io credo che tutto quello che sogniamo
può arrivare e può farci arrivare alla nostra unione
noi possiamo rivoltare il mondo
noi possiamo dare il via alla rivoluzione sulla terra
noi abbiamo il potere
La gente ha il potere …