CONFESSIONI TRA COLLEGHE

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Succede durante la pausa caffè.

Succede che dovendo viverci per la maggior parte della giornata capita che ti sbolcchi e racconti a colleghe avvenimenti tragi-comici avvenuti durante i momenti di svago.

Succede che se hai un figlio piccolo che frequenta l’ asilo, il momento di svago è la recita di Natale da organizzare per i bambini con i genitori protagonisti.

La sera sei, generalmente stanca, provata da una giornata tediante e lunga, arrivi a sera dopo aver…

  • svegliato il o i pargoli, lavati, nutriti e preparati per l’ asilo, asilo nido scuola materna, chiamala come vuoi;
  • esserti tirata insieme e non intendo a lucido con trucco e parrucco da copertina, ma semplicemente dopo aver indossato abiti che la notte prima stavi stirando, perché il tempo non basta mai;
  • lavorato per gran parte della giornata;
  • cucinato, lavato, stirato, riassestato casa giardino e garage, altro che wonder woman!
  • aver preparato i pargoli per la notte, perché altrimenti a letto ci andrebbero vestiti, pronti per la mattina seguente…

Dicevo, succede che, l’ insegnante di tuo figlio ti INVITA a partecipare alla riunione di stasera, in cui si prepara la canzoncina di Natale per la sorpresa ai bambini.

Ti invita appunto, non ti obbliga, certo, non ti minaccia con un’ arma nella schiena perché purtroppo ti capita di incontrarla solo e soltanto all’ asilo, e non si può.

Colta dalla diceria ” A Natale siamo tutti più buoni” decidi di partecipare.. ed è l’ inizio della fine.

La maestra ti consegna un piccolo taccuino in cui è annotato il necessario per l’ evento, lo leggerai dopo, perché adesso devi:

  • accompagnare il bambino in aula;
  • sistemare lo zainetto;
  • ritirare la salvietta, bavaglia, vestitini sporchi dall’ armadietto;
  • essere in ufficio tra 2 minuti esatti;
  • accompagnare tutti gli anziani del paese a fare un giro, perché TU A NATALE SEI MOLTO PIù BUONA. (Ovviamente il giro del Paese, gli anziani lo fanno sul cofano della tua macchina, perché hai una fretta indescrivibile e loro sono li, immobili a parlare davanti alla tua macchina)

Arrivi in ufficio tutta sudata e visibilmente irritata, e decidi, solo per rovinarti la giornata di aprire quel biglietto che la maestra di tuo figlio ti ha consegnato con tanto amore…

“Invito ufficiale per l’ evento di questa sera.

Tutti i genitori sono invitati a presentarsi nel salone alle ore 21.00, muniti di:

  • tanta voglia di fare;
  • un abito dorato; (cosaaaaaa????  e dove lo prendo???)
  • una coroncina;
  • un microfono;
  • pantofole.

Non preoccupatevi!!! Se non avete alcuni oggetti, ve li forniremo noi, come sapete i vostri piccoli hanno confezionato regali per i loro amati genitori!!

Ore 20.50, la collega è difronte al salone, pronta ad affrontare questa fantastica serata, trattiene uno sbadiglio, si carica di energia ed entra.

Dove guarda guarda è tutto un colore oro che sberluccica, lei, che le paillette le detesta…

Il suo “abito”, è una stola dorata con un buco in mezzo, il pargolo si affretta a giustificare l’ oggetto, ma spinta dal “cuore di mamma” decide di sorridere e soprassedere, del resto dopo il parto cosa può esserci di peggiore??

La canzoncina inizia, la video camera è accesa e inizia a cantare, oddio, io me la immagino più che cantare muove le labbra, fintamente assorta tra le mille note…

Ovviamente, conoscendomi, tralascia la sdolcinatezza della canzone e mi racconta i dettagli che più le sono rimasti impressi:

  • la mamma che con il testo della canzone scacciava la mosca;
  • l’ eco rap della canzone, che ad ogni strofa, colte da un’ improvvisa nota artistica aggiungevano;
  • il piedino che si muove a ritmo;
  • le risate che vengono trattenute;
  • lo sguardo severo della maestra che se potesse ti metterebbe una bella nota sul diario!

E poi… la pausa caffè finisce e torniamo alle nostre posizioni di battaglia, con le lacrime agli occhi e per quanto mi riguarda un nuovo articolo da scrivere…

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