Mi sono data alla tecnologia.
E’ successo qualche giorno fa, più precisamente venerdì 17 non alle 17.17 ma poco ci mancava.
Ho deciso di aprirmi una pagina Facebook, così non scriverò bazzeccole solo qui, ma anche di là.
Insomma, mi sono accorta che tendo a pubblicare ( programmare) i miei post circa meno quasi sempre al solito orario, tredici e trenta, l’orario della pausa pranzo. E come potevo chiamare la pagina?
Ecco. Poi niente, non la pubblicizzo tra i miei amici perché una cosa che detesto è vedere che qualcuno mi cerca il “mi piace” senza ne arte ne parte.
Quindi non inoltro la richiesta a nessuno, se sceglierai di metterlo e seguirmi sarà perché a te piace quello che scrivo, come lo scrivo e quando lo scrivo.
Saggia eh? No no, solo timorosa di eventuali giudizi poco lusinghieri che potrebbero causare una reazione alquanto fastidiosa a chiccessia.
E niente.
Sull’onda dell’ entusiasmo ho contagiato anche NEOGRIGIO, e con lui ho aperto una pagina in wattpad (bloggati) per la nostra storia a puntate…
Tutto questo in un venerdì diciassette qualunque.