L’ESTATE STA FINENDO TAG

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Grazie a kikkakonekka ed a shio76 per avermi taggata! Io amo questi giochini, credo di averne alcuni in arretrato, ma la mia predisposizione all’utilizzo della tecnologia mi vieta di ritrovarli, e quindi mannaggia a me! Li ho perso… Della serie… “MANGIATI STO UOVO OGGI CHE DOMANI MAGARI LA GALLINA SCAPPA!”

L’idea arriva da Oriana, iniziamo con le regole!

– Citare il blogger che l’ha creato taggando l’articolo originale
– Utilizzare l’immagine del TAG come copertina o nel testo dell’articolo
– Rispondere alle domande possibilmente accompagnando le risposte con delle immagini
– Aggiungere una tua domanda e togliere quella che ti piace di meno
– Taggare 5 utenti (se vi va)

Svolgimento!
1 – Qual è la foto più rappresentativa di questa estate 2016 (non necessariamente delle vacanze)?

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Pattini, pattini ed ancora pattini.
Questa è stata la mia estate, quasi duecento chilometri percorsi mantenendo limiti e paure.
Si, lo so, posso sembrare stupida, ma no devo riuscire a superare i miei limiti…

2 – Qual è la tua vacanza ideale? L’hai mai fatta?
Non esiste una vacanza ideale per me.
Muovermi, viaggiare ed esplorare è sempre la condizione ideale.

3 – Cosa ti mancherà di più di questa estate 2016?
Il sole che tramonta tardi e la possibilità di muovermi pattini-attrezzata senza la necessità di accendere luci lucine e lanterne.

4 – Mare o montagna? Estate o inverno?
Mare e montagna. Primavera ed Autunno.

5 – Sei stato in vacanza quest’estate? Se sì, dove?
Fisicamente no, non sono andata al mare piuttosto che in montagna.
Uscendo a pattinare però ho scoperto un sacco di posti vicino a me, meritevoli di visite.

Nomine:

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FACCENDE DA BAMBINI

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pixabay

Leggendo un post di un altro blogger mi sono accorta che sì! Da bambini ci divertivamo con poco, o forse no, semplicemente in modo diverso.

Lui è DEMONIO e, a differenza di quanto tu ti possa aspettare leggendo il suo nick, questo non ha niente a che vedere, insomma, è una persona come tutte le altre con un nick fuori dal comune.

Ora.

Qualche giorno fa mi sono trovata a leggere e riflettere su di un altro problema.

Insomma, le opere d’arte con un valore certo, che fine fanno? Si possono reinventare e se sì, come? La persona che mi ha fatto nascere questo dubbio è l’autrice di questo blog squarci di silenzio.

Insomma.

Come spesso penso, nulla accade per caso.

Prima mi trovo a pensare ad un’opera d’arte e poi leggo come un uomo, che è stato bambino abbia reinventato un ferro da stiro, insomma un artista bambino!

Da parte mia, anche io da piccola, mi dilettavo in inventiva e creazioni.

Salvo poi non avere forza sufficiente per legare il nastro, piuttosto che stringere la chiave, poi sono cresciuta, mi sono accorta di essere una femmina e mi sono fatta una ragione piegandomi alla mia incapacità nel bricolage e lasciando fare agli uomini, sotto la mia supervisione ovviamente!

Insomma.

Mi piacerebbe guardarmi in giro e notare che i bambini diventati adulti ricomincino ad applicare l’inventiva tipica dell’ infanzia.

Mi piacerebbe, ma forse resta un sogno.

Perché io probabilmente non sono ancora cresciuta, perché continuo a sognare come fanno i bambini.

#TAG…. Autunno

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Grazie a aspirante runner per avermi taggata!

L’ideatrice di questo tag è la blogger di Il Mondo Di Shioren .

Partiamo dritte con le regole! Vi informo già che non sceglierò quindici blogger, ma vi lascio liberi di autotaggarvi ed anzi, vi invito a farlo!

Le regole per partecipare al Tag sono :

1- Usare l’immagine del tag e citare l’ideatrice del tag, CELO

2- Raccontare quali sono le tre cose che ti fanno esclamare : ” É arrivato l’Autunno !” CELO

3- Nominare 15 blogger CELO

SOLUZIONE:

 

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PIXABAY

L’autunno è per me sinonimo di colori vivaci, si lo so potrò sembrarti pazza, e si, forse hai ragione, ma prova a riflettere. Guardati intorno e dimmi che colore vedi. Ecco io vedo il giallo e il rosso, in tonalità diverse rispetto ad altre stagioni, ma ciò nonostante vedo colori forti.

L’autunno è per me sinonimo di piumone ed aria frizzantina, di quella fastidiosa che ti fa gocciolare il naso ma non abbastanza fredda da farti mettere una sciarpetta.

L’autunno è piumone caldino la mattina nel letto.

L’autunno è divano, coperta, libro senza sensi di colpa. Pomeriggi uggiosi che ti accolgono lasciandoti senza speranza per un raggio di sole.

L’autunno è una stagione strana, fino a quando non cambia l’ora resti con la speranza che il sole facendo capolino ti permetta una passeggiata la sera.

L’autunno è il periodo della zucca, delle polpette e delle tisane calde, fumanti e profumate.

TI SERVE ALTRO?

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“Come stabilisci se siamo amiche o no?”

“Oddio, riparti con una delle tue paturnie esistenziali?”

“No, no, molto più terra terra, cioè, si siamo amiche, ma in base a cosa secondo te c’è sintonia tra di noi?”

“Marta, mi siedo eh? Così parti dall’inizio ed anche io riesco a capire da dove nasce questo nuovo dubbio esistenziale che sicuramente si sarà fatto spazio andando ad annullare qualche concetto primordiale insignificante.”

“Non ho capito, cos’hai detto?”

“Niente Marta, spara la minchiata che ho fretta.”

“Ok vado veloce.”

“Sai che è nata la bimba, giusto? Sai che sei andata tu a prenderle il regalo per noi tre amiche, giusto? Sai che anche mia mamma le ha fatto il regalo, giusto?”

“Si, giusto. Quindi?”

“Niente, il regalo di mia mamma l’ho scelto io e non ci crederai mai!”

“Marta cazzo!”

“Ehi, il mio cognome è diverso…”

“Marta!!!Cosa le hai preso??”

“Senti, non lo sapevo che tu stavi comprando lo stesso identico regalo in un altro negozio. Giuro! E comunque guarda il lato positivo! Non puoi dire che non siamo Amiche!”

“Certo… Non cambierai mai…”

“Ah lo sai eh! Comunque ti voglio bene lo stesso, anche se a volte mi cambi il cognome.”

LA GATTARA ANCHE NO

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PIXABAY

Che poi questa cosa della gattara un po’ mi infastidisce, un po’ tanto aggiungerei.

Non capisco perché se sei una zitella, perché ammettiamolo,anche se siamo in un’epoca in cui se parli con vocaboli stranieri sei so cool, il termine single non rende l’idea.

Zitella, brutto da dire ma preciso, definito, concreto, come termine intendo.

Chi non l’accetta, chi crede in una congiura dell’universo si definisce indipendente, libera, senza catene alle caviglie.

Ora.

Per quanto a volte possa essere difficile considerarsi single altre volte è liberatorio,insomma su una bilancia saremmo pari e patta.

Gattara invece, proprio non lo mando giù.

Io non amo i gatti, anzi, li detesto troppo, non sono una gattara perché indipendente come un gatto, non apprezzo tornare a casa ed avere un coso peloso che emette strani gorgorii e mi si struscia addosso, passi per l’inverno, ma in estate? Quando torni in casa fradicia di sudore e questo ti si struscia addosso lasciandoti scie di peli che neanche il peggior incubo di un’estetista potrebbe partorire? Ne vogliamo parlare? Grazie, ma anche no.

Il gatto si pulisce da solo, questa è la frase più sentita, si certo, però poi quando sputa palle di pelo e altre sostanze sta a me pulire la casa, suvvia se vuole fare l’indipendente dovrebbe pulire lui, magari passando uno sgrassatore, e portando fuori la spazzatura.

No, non sono una gattara, si sono una zitella.

Ma sono felice, e non è cosa rara, non sono fidanzata sposata convivente, non ho pargoli fastidiosi al seguito, sto bene e basta, per adesso, poi chissà.

Va beh vado, devo fare un salto al gattile perché ho visto la foto di un micino tenerissimo…

Ah! Sono anche ironica senza limiti! #bravaMarta