BUONA NOTTE TRA PICCIONI E MORFEO

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Immagine presa dal web

Buona notte e sogni d’oro, devi convincerti di avere una ragazza o anzi, convincerti che la ragazza che stai frequentando lotta continuamente con la tecnologia che avanza, e lei dato che si perde a dormire resta indietro.
Il telefono è bloccato, non so bene il perché, non credere che non mi sia impegnata a capire come mai faccia così, come mai si spenga e poco dopo si riaccenda da solo, no, non sono pazza e no! I fantasmi non sono in vena di scherzi.
Semplicemente, ed a questa conclusione ci sono arrivata da sola, in un momento di massima attività celebrale,il problema è che con la tecnologia non vado d’accordo, quindi mi rassegno, e ti mando una mail per augurarti la buona notte, sai, il piccione è andato in pensione… E… Non vorrei che con questa ritrovata fissa per la legittima difesa ti venga in mente di sparare un colpo in mezzo al cranio al mio piccione che con fatica si destreggia in mezzo alla nebbia per arrivare da te, e comunicarti il mio messaggio.
Ecco per evitare tutto questo scrivo una bella mail, con il dubbio che la leggerai domani tra le mille mail del lavoro e… La archivierai con un..” Immaginavo che dormivi…(perché sicuramente sbaglierai il congiuntivo!)”
Che poi, questo tuo sottolineare che spesso, (forse troppo spesso) io stia dormendo un po’ mi stupisce, preferiresti un uscente che si sballa e balla fino a notte fonda? Che ti chiama alle cinque di mattina ubriaca marcia chiedendoti dove sei? Così solo per saperlo?
Io no, io leggo, dormo e mangio… No julia ha usato altri verbi, ma in sostanza tre cose faceva,no?
Perché poi in fondo per fare bene ciò che vogliamo dobbiamo concentrarci su di una cosa per volta, approfondirla è solo così ne potremo essere soddisfatti…
Ok, ho scritto a sufficienza per un nuovo articolo, che forse pubblicherò, l’ idea iniziale era quella di augurarti solo la buona notte, ma sai bene che a me il verbo accontentarsi non piace, questo è il motivo perché buona notte e mille parole dopo sono ancora qui a scrivere sul tablet, con accanto il piccione anziano con tutti gli acciacchi dell’età.
Perdonami ma ora devo proprio lasciarti, no, non sto andando a letto, vado a cantare la ninna nanna al piccione, perché povero, fatica ad addormentarsi, e non sa contare, quindi niente pecore e pecorelle.
Gli canterò la ninna nanna e poi sentirò Morfeo, il mio sesto senso dice che tra poco mi chiamerà.
Buona notte, ovunque tu sia e qualunque cosa tu stia facendo…