
Verso il sol levante,nuova puntata! La destinazione è Bajaguio capitale delle fragole.
Siamo in montagna, a circa duemila metri, oggi i nostri concorrenti dovranno percorrere un qualcosa come quattrocentoquaranta chilometri, metro più metro meno… Dai che oggi si scala!!!
L’obiettivo, o meglio la città di destinazione è munos (che si scrive con la virgulilla, ma io non la so fare).
Ecco che inizio ad appassionarmi alle mie due squadre del cuore, l’obiettivo è raccogliere mezzo chilo di fragole, se si sfora il peso la penalità è bere il liquore messo a disposizione, ovviamente a base di fragola.
Peccato che gli amici, perché lui, Sir Guglielmo è daltonico, se non è sfortuna questa…
Si beccano sette bicchieri a testa, e via ‘mbriachi verso la meta!
I modaioli non sbagliano un colpo, semi sani partono alla conquista di un passaggio.
I compositori non si smentiscono, esprimono il proprio disgusto con parole piuttosto spartane e ricevono dal Costa nazionale un sonoro “Fa cagare?”, e il filippino versa.
L’ Elia dimostra il suo buon cuore bevendo sottoforma di shottini una bottiglia per volta, del resto la zia Jill ha fatto un fioretto e per nulla al mondo vuole rinunciare.
Anche i #maschi trovano il peso quasi perfetto e, un solo bicchiere, ottima gara, peccato solo che siano arrivati sesti e si trovano a correre in tre, lui, l’altro ed il busto di Giulio Cesare!
Quando invece si trova un passaggio bisogna accertarsi che chi c’è alla guida conosca il significato di quei numeri che trova sul cambio, non è così per l’autista dei modaioli che trovano una conducente che conosce il significato di prima e senconda nulla di più, purtroppo, per loro.
A volte la ruota gira, loro i maschi sembrano sfigati nei passaggi invece a ‘sto giro pare abbiano trovato lo Schumacher filippino, speriamo bene.
La prima meta è la tribù Igorot, la produzione fa loro un regalo, non li obbliga a cercarsi un riparo, anche perché qui, in mezzo al nulla e sul cucuzzulo della montagna, io, la vedo piuttosto dura.
Ovviamente se la devono conquistare, devono portare alla tribù un cesto di frutta, ma per ottenerlo devono recarsi in una scuola ed imparare i numeri da uno a dieci ed i principali simboli matematici, dalla tribù riceveranno l’indirizzo per la prova vantaggio nella quale gareggeranno solo i primi quattro arrivati, tutto chiaro? Bene, partiamo!
I bambini insegnano, mai frase fu più perfetta per descrivere la situazione.
I concorrenti però hanno metodi disparati per imparare, c’è chi si affida alla associazione di idee, chi invece si impegna manco stesse facendo una traduzione in latino, c’è chi inventa e chi si sforza, per il resto tutto bene.
I modaioli rimasti dietro un pezzo se la dormono, sono ancora per strada, mentre gli atri imparano e fanno l’esame davanti al giudice della lavagna.
L’ Elia, ancora ‘mbriaca persa se li bacia tutti, ahi!ahi!ahi! Solo il bacio dei maschi suscita stupore, eh beh, facciamoci delle domande e poi al massimo la pratica ce la metto io.
Insomma, quando si dice che tutto torna tutto è collegato, nel mio programma tv preferito i concorrenti fanno un esame a scuola mentre il mio vero professore delle superiori di matematica e fisica fa il preside in un altro reality chiamato “il collegio”, se non è una strana coincidenza questa.
I maschi ripartono con il cesare di finto marmo verso la prossima direzione, Sagada.
Pare che per i modaioli non ci sia pace in questa puntata, dopo la pioggia, anche la nonnina ci mette del suo, pare che abbiano dimenticato la positività in Italia esattamente come l’ombrello!
L’ordine d’arrivo ancora una volta stabilisce che partecipa e chi no, le Caporali sono da rivalutare, i maschi sono dei cavalieri, anche se per loro vige la regola tantrica del mai una gioia, lasciano passare le clubber arrivando quinti, i primi degli ultimi.
La serata si svolge nella tribù Igorot nel villaggio di Pide, i concorrenti vengono accolti dal capo villaggio che con denti di chissà quale animali sorride tutto bello felice, lui.
A tutti pare di essere in un mondo parallelo a 2000mt altezza hanno trovato dei contadini che stretti nel loro gruppo vivono in base ai ritmi della terra, ai concorrenti viene chiesto di partecipare al rito d’unione che consiste in una cena e successivamente vengono accompagnati ognuno nella proprio dimora.
La tribù si è insediata circa cent’anni e gli abitanti hanno tra le prime cose costruito case per vivere e per conservare il cibo, tra le usanze del popolo c’è quella di far essiccare il cibo in casa.
Ogni famiglia ha una sua storia, le mansioni sono ben distinte, tutti però hanno l’accoglienza come punto fermo
Nel frattempo il mitico Costa s’ intrattiene nel bar del paese con il musicista country che assolderà anche il mattino seguente per dare un dolce risveglio al gruppo di viaggiatori.
Tutti pronti per la prova vantaggio che consiste in una battaglia a colpi di bastoni di riso, in piedi su due tronchi, l’obiettivo è buttar giù l’avversario a colpi di bastone.
Ecco che gli amici partono da esaltati e tac, giù uno,giù due.
Secondo round, caporali contro clubber, Antonella contro Ema dai.. non c’è storia, tocca ora alla zia Jill contro Vale, lo sport insegna, non ci sono rivali.
Parte due, Ema contro la zia Jill, ma la zia brucia tutti…
Terzo round compositori contro le caporali, I primi sono molto sleali, vogliono vincere e non perdono occasione per dimostrarlo.
La gara è la gara, l’ Elia rosica, io però, sto con le caporali perché come dice la zia Jill la lealtà paga, sempre.
Come da copione i compositori assegnano lo svantaggio alle caporali che non smettono di punzecchiare, manco fossero due zitelle acide, l’ Elia de’ le caporali e la treccina de’ i compositori.
L’handicap assegnato è il musicista country che seguirà le due concorrenti come se fosse un’ombra, o almeno questa è la speranza ,’sti me cojoni.
E’ ora di trovare una sistemazione per la notte, domani si parte verso Munos (che si scrive con la virgulilla ma io non la so fare) ora si dorme, loro ripartono io sono nel mondo dei sogni.
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