Irritazione C’è quella solare e c’è quella dell’anima. Sembra che oggi abbia mangiato pane ed emozioni ed invece no. In piscina, ebbene sì, sono ancora in ferie, sono ancora in modalità “cazzeggio on”. Bene, ma non benissimo. Benino direi. Il sole c’è ma gioca a nascondino, sto bastardello. Allora che si fa? Ci guardiamo in giro. Preferivo il sole. Ci sono cose che ti fanno accapponare la pelle. A me piace guardare il mondo che mi circonda, a me piace osservare ciò che si muove intorno a me. A volte no. Non so se essere più irritata dalle sopracciglia perfette ad ali di gabbiano che svolazzano qui intorno o se fingere un problema grave all’udito quando per sbaglio senti due uomini, o almeno così appaiono, parlare della ceretta. DELLA CERETTA. Non della ragazza, non della ceretta che fanno le loro fidanzate, no, della loro. Devono uscire dalla piscina prima delle diciotto perché hanno l’appuntamento in un nuovo salone estetico super cool in cui fanno una ceretta con non ho ben capito cosa. Uomini che parlano della ceretta. Poi mi chiedo perché sono single. Poi mi chiedo perché nonostante i libri che leggo non incontro un uomo con cui ne valga la pena. Ora l’ho capito, a me non avanzano chili, a me mancano argomenti. Ora. Scelgo di documentarmi ed intraprendere un percorso introspettivo che mi porterà a non avere ribrezzo quando incontrerò un uomo che mi parlerà di quanto è brava, delicata, etc etc, la sua estetista. Ora. Io non ho un’estetista. A volte ci vado, ma non sono un’assidua frequentatrice, diciamo che non sono una brava cliente. Poi mi metto il cuore in pace, poi mi rendo conto che laddove non arrivo io ad incrementare la movimentazione dei soldi, arrivano loro, quelli che una volta erano i machi. Quelli che oggi invece fanno l’abbonamento dall’estetista. I tempi cambiano, dalla palestra all’estetista.
Mese: agosto 2017
RIPARTENZE.
Si, sono in anticipo, ma alla ripresa quest’anno voglio arrivare preparata.
Bene.
Oggi parlo di sport.
Con il nuovo anno, ed intendo quello vero, quando tutto riparte, quando ricomincia la scuola, quando si rientra dalle ferie, insomma, parlo di settembre.
Voglio pensare ad un nuovo sport.
Ottima idea.
Non tanto.
Voglio seguire un corso di pole dance, voglio imparare a ballare appesa ad un palo, voglio fare la bandiera.
Ora.
Se sei un uomo inizierai a fantasticare su chissà quale abito succinto potranno mai indossare queste ragazze che si dedicano a questo sport che per molti è considerato lap dance.
Se sei una donna, dopo aver letto le tre frasi sopra avrai accennato un sorriso e pensato: “vediamo cosa s’inventa!”
Bene.
Seguimi ragionando come una femmina.
Ho pensato.
Con i pattini faccio ancora fatica, non interpretare male, per andare vado, il problema è e resta la frenata, quella manca.
Bene.
La pole dance è strutturata attorno ad un palo.
Per frenare con i pattini spesso uso i pali.
Se imparo a ballare riuscirò a fare la bandiera appesa ad un palo.
L’ obiettivo per la prossima estate è quello di fare la bandiera, con i pattini ai piedi.
Ottima idea?
LE RUBRICHE DI MARTA: ENGLISH LESSON #19
VACANZA
Di nuovo sull’aereo.
Con un bagaglio pieno di sensazioni, profumi, odori.
Ora sono pronta per organizzare la prossima meta, anzi, usando la parola corretta direi: “pronta per pensare!”
Io che viaggio con la mente, ma a questo giro l’ho fatto anche con il corpo.
Io che sono quindici giorni che ho cercato di disintossicarmi da social & Co.
Io che questi articoli li ho preparati prima di partire, cercando di mettere foto a caso.
Io che ho immaginato tante volte questa vacanza, ma ancora adesso, che scrivo, e non adesso inteso come tu che leggi, non riesco ad immaginare proprio tutto.
Sono pronta, la valigia c’è, ma è mezza vuota, devo far spazio ad abbigliamento invernale.
Insomma.
L’ansia manco pe’ lu cazzo.
Oggi, 25 Agosto, risalirò sull’aereo per tornare a casa, a Bergamo, con la valigia piena di nuove idee e consapevole di aver visto qualcosa di nuovo.
VACANZA
Perché poi c’è anche il mare.
Anche Coney Island merita.
Forse, merito o demerito (questione di punti di vista) della televisione, mi immagino spiagge infinite, tutte libere.