DOH!

E’ Domenica 19 Aprile del 1987.

Per alcuni potrebbe essere un giorno importante, per altri potrebbe essere un giorno qualunque.

Per me fino ad oggi era la seconda ipotesi.

Tra i vari problemi più o meno seri di cui soffro c’ è anche la difficoltà di ricordare cose persone e date.

Sono abbastanza giustificata perché nel 1987 iniziavo a parlare, avevo poco meno di quattro anni, quindi le scoperte o gli interessi che catturavano la mia attenzione erano altri.

Comunque, scoprii questi cartoni animati anni e anni dopo.

I protagonisti sono sei, quattro parlanti, una no.

Cinque gialli, uno marrone.

Dai!

Dopo questi indizi non potete non aver capito che in questa data di 29 anni fa fecero il loro debutto in un cortometraggio all’ interno di un talk show americano i SIMPSON!

Simpsons_FamilyPicture.png

Prima tv dei Simpson: Marito, moglie e tre figli, dalla pelle gialla e accomunati da una condotta di vita sregolata da un linguaggio politicamente scorretto. La famiglia più irriverente esordì in TV negli intervalli pubblicitari e per pochi minuti, arrivando nel giro di un anno a conquistare la ribalta.

Originario dell’Oregon, il fumettista Matt Groening s’impose sui principali settimanali americani con la divertente striscia Life in Hell. Sulla scia di questo successo venne assunto alla Fox con l’idea di trasporre sul piccolo schermo il fumetto, ma il timore di perderne i diritti di pubblicazione lo fece desistere dal proposito.

Groening ripiegò allora su un nuovo soggetto incentrato su una famiglia, che fin dall’effetto grafico avrebbe dovuto suscitare enorme sorpresa nel pubblico. Per questo scelse come colore della pelle il giallo, immaginando la reazione perplessa di chi li avrebbe visti la prima volta, pensando a un problema tecnico dell’apparecchio televisivo. A ciò unì uno spirito irriverente contrario a qualsiasi buona norma del rapporto genitori-figli e permeato da una feroce satira sulla società americana.

Fonte d’ispirazione dell’autore fu la sua infanzia, sia nella scelta del nome della città immaginaria dove ambientare la serie (Springfield richiama l’omonima cittadina dell’Oregon dove Groening ha trascorso la sua infanzia), sia nei nomi dei protagonisti, ripresi da quelli della sua famiglia; unica eccezione Bart, inteso come anagramma di brat (in italiano “monello”).

Il debutto de I Simpson avvenne il 19 aprile 1987, con il cortometraggio dal titolo Good Nightche andò in onda all’interno del Tracey Ullman Show, varietà condotto dalla Ullman, popolare attrice comica. La formula dei corti, per la durata ognuno di un minuto, venne riproposta per due anni e trasmessa negli intermezzi pubblicitari. I disegni erano però lontani da quelli che più tardi avrebbero conquistato le TV di mezzo mondo, per il fatto che gli animatori si limitarono a ricalcare gli schizzi di base di Groening, senza apportare modifiche e migliorie.

Anni dopo, nel 1989 grazie al successo ottenuto da questi cortometraggi, la fox decise di portare in prima serata con episodi di trenta minuti questo cartone animato che sdoganò parolacce e doppi senso all’ interno del magico mondo dei più piccoli.

35 pensieri su “DOH!

  1. kikkakonekka ha detto:

    Io guardo poca TV, ed i Simpson li avrò visti al massimo una ventina di volte.
    Tuttavia è un cartone animato esilarante, adatto ai piccini ma forse specialmente ai grandi, per i temi trattati e per i continui riferimenti a vita reale e ad altri film che i ragazzini non potrebbero cogliere.
    Per qualche strano motivo ho collezionato gli omini di Lego speciali con le loro sembianze.

    Piace a 1 persona

  2. L'arca di Michy ha detto:

    Viva viva i Simpson, ma adoro anche American Dad e I Griffin, li trovo divertentissimi e pungenti. Oggi è anche il compleanno di mio papà…tanti auguri babbo, con tutto il mio cuore ❤ ❤ ❤

    Piace a 3 people

Lascia un commento