SINGLE E FELICE (ma non troppo) #11

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-E’alto, ha i capelli biondi e gli occhi azzurri.

-No, gli manca la calzamaglia ed è un reduce di Carnevale. Lascia stare che magari ha la sorpresa.

-Guarda che di solito la sorpresa è viceversa,eh!

-Non si sa mai, evitiamo che è meglio. E poi lo sai, se proprio devo scegliere lo vorrei moro, alto, riccio, occhi verdi, sguardo penetrante, peloso ma non troppo, profumato ma non troppo…

-Si dai. Cosa fai? Torni nel mondo reale o stai nel tuo mondo incantato?

-Allora, parliamone. Prima mi dici che devo sognare, che solo così i sogni si realizzano, che bla bla bla e bla bla bla. Adesso che sogno?!? Mi dici di tornare con i piedi per terra, che così non va bene…Guarda che quella disperata dovrei essere io, eh? Qui, mi sembra che quella che non riesca a darsi pace sia tu.

-Hai finito? Posso apporre le mie giustificazioni oppure hai intenzione di lapidarmi anche questa volta?

-No no.. vai.. Spara la minchiata e poi torna nel mondo reale, in cui, tra l’altro io ci sto benissimo.

-Allora, fingo di non aver sentito l’ultima boutade (eh si!Oggi ho mangiato pane e vocabolario, ti ho anticipata, zitta ed ascolta!) e ti dico che devi imparare a guardarti intorno, sognare serve per vedere la freccia di Cupido quando verrà scoccata, sognare serve per vivere con i piedi a cinque centimetri da terra, non venti metri.

-Ok, andiamo? Devo passare dal centro a prendere un paio di cose, non sia mai che le tue eterne paranoie non mi permettano di vedere la freccia di Cupido che viene scoccata. Speriamo non ad cazzum come tutte le altre volte.

Oggi va così, disperata.