SOLIDALE, A CHI?!

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Non sono capace…

Non sono capace di consolare una qualsiasi persona se non a modo mio.

Mi spiego, io non sono compassionevole.

Io non mi immedesimo nel prossimo, o meglio, lo faccio ma a modo mio.

Io ci provo a sollevare il morale a chi mi sta intorno, a chi vedo o capisco essere giù di morale, ma poi nulla, passo per quella senza cuore.

Che poi forse un po’ è anche vero…

Ma non sempre il mio comportamento significa freddezza.

Certo, sono a volte, una persona fredda, ma questo mio modo di cercare di sollevare il morale senza passare per la solita compassionevole ha un senso.

Io sono unica, e qui autostima a mille.

Sono unica nel senso che in tanti diranno alla persona in questione “Ma no, ma vedrai, ma non pensarci…” insomma, se anche io seguissi l’onda andrei a dire a quella persona cose che già si sente dire, sarei una in più della lista, ma no, io non sono così, io al contrario parto con il botto.

“A me non dispiace…” Che poi non è esattamente vero, poi lo spiego perché ho detto questo…

Io sono fatta così, a me piace spronare le persone, a me piace evidenziare, sottolineare il lato positivo in ogni cosa, perché parliamoci chiaro, se c’è un lato negativo ce n’è anche uno positivo, no? La medaglia ha due facce, è un dato di fatto, non una mia opinione…

Ecco perché davanti all’amico in difficoltà non dico mi dispiace…

Perché io sono fatta così, io dico la mia opinione, forse sbaglio i modi, magari pure i toni, ma, questo è quanto.