Oggi è il giorno del sorriso.
Ogni primo venerdì di ottobre si festeggia questa cosa che suona un po’ come:
Quando non sai cosa fare inventati la giornata di…
E poi rifletti.
A modo mio, sia chiaro.
Sì hai letto bene, anche tu dovresti seguire il filo illogico del mio ragionamento, non per chissà quale motivo trascendentale, semplicemente perché così facendo potrai…
SORRIDERE.
Ecco.
Stamane quando ho sentito questa notizia, ho sorriso d’istinto, poi mi sono fermata – in senso fisico, per via del semaforo rosso e in senso metaforico per far riprendere fiato alla mente.
Pensavo.
Quanti sorrisi fai in un giorno per motivi diametralmente opposti?
É ora di pranzo.
Io oggi ho sorriso quando ho sentito la notizia, ho sorriso quando un signore mi ha ringraziato per avergli dato la precedenza al passaggio pedonale, ho sorriso quando ho salutato il commesso del bar, ho sorriso quando ho ringraziato la signora che alla CCIAA mi ha stampato il biglietto per lo sportello (lo so fare anche da sola, ma questa dovrà pur fare qualcosa nella giornata lavorativa, no?), ho sorriso al parcheggiatore che mi ha restituito il biglietto pagato.
Insomma.
Oggi ho fatto qualche sorriso.
Non so a quale quota arriverò a fine giornata, non so se saranno tanti o no, però ho capito una cosa.
Focalizzarmi su di una cosa positiva migliora l’umore.
Poi un vecchietto rincoglionito mi ha tagliato la strada con il suo bolide anni ’40 che va a spintoni… ma è un’altra storia… Ho inveito, poi ho sorriso, subito! Così solo per bilanciare.
Eh niente.
Sorridi, please!