IO BOH, MA ANCHE VOI, MAH!

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Io questa cosa che non insegnano i dialetti a scuola non la condivido.

Ci sono espressioni dialettali che rendono esattamente il significato di una frase, esclamazione, parola.

Insomma.

Ti è mai capitato di usare un’ espressione che no, non ti appartiene, ma si, è quella più appropriata per esprimerti al meglio?

Ecco.

A me capita, spesso.

Ora.

Potrei anche salvarmi le penne dicendo che si, spesso mi perdo in queste espressioni perché no, non conosco il modo corretto di esprimermi, lascio ai malpensanti questa idea.

Potrei anche salvarmi le penne dicendo che si, spesso, o meglio quasi sempre scrivo dal pc quindi può essere che magari salti qualche tasto e non rileggendo con accuratezza commetto errori imperdonabili, lascio ai malpensanti quest’altra idea, così hanno un’ alternativa, ed essendo direttamente fornita da me, è più che valida.

Qualche giorno fa, in uno dei discorsi nati in ufficio, la mia faccia di bronzo ha assunto un’espressione incredula.

Dalla mia bocca sono uscite le parole…

“Ma va là. Daveroo?”

La pronta risposta della collega in questione, anziché concentrarsi sul significato si è fossilizzata su quanto detto.

“Certo che se parli così… Poi non ti lamentare.”

No, io non mi lamento, sei tu che non capisci cosa e come dico le cose.

Non voglio peccare di presunzione. Ma se mi dici una michiata “Capisci amme!” E’ normale che reagisco con una frase che scollegata non ha senso, ma nel contesto arriva dritta al punto.

Eh nulla.

Ancora una volta mi gioco il gossip…

Persa per sempre questa occasione mi ritrovo a riflettere sul mio modo di parlare, che si, sarà sbagliato ma…arriva dritto e preciso, talmente tanto da distogliere l’attenzione.

Insomma, obiettivo serendipitoso raggiunto!

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VENTI(A)LATO

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Piaxabay

Che fatica!

E con due semplici parole potrei considerare concluso l’articolo lasciando libero sfogo alla fantasia di chi legge.

E invece no, perché mi piace dare un input un po’ più specifico e chiaro.

Ora.

Ieri sera, alla veneranda età di quasi trentatré anni ho scoperto da dove nasce la parola ventilato.

Posso sembrarvi strana, in ritardo, e si può essere, ma, vivere sulla propria pelle un vocabolo è qualcosa di unico, non sempre fantastico.

Mi spiego, ci provo a spiegarmi.

Da un periodo a questa parte sono infoiata con il discorso pattini, pattino appena ho un momento libero, appena il cielo lo permette, anche da sola.

Ieri no.

Incontro una mia amica e perché no? Uniamo l’utile al dilettevole!

Lei corre, per un po’ corre. Io pattino, per un po’ pattino.

Dopo lo sforzo non eccessivo da parte di entrambe si decide di rientrare, ed è in questo preciso momento che ci rendiamo conto che un vento fastidiosissimo si è preso cura del nostro tragitto.

Ora.

Camminando la polvere, lo smog e tutto ciò che si è appollaiato sul terreno si solleva in un turbinio fastidioso, ma fin qui… Fai andare i piedi e ti muovi comunque.

Il problema nasce quando il vento non è a tuo favore, e fidati è un problema serio, da affrontare con astuzia!

Ora.

Finché il vento è contrario sei consapevole che la fatica che affronterai sarà doppia, ma pattinata dopo pattinata ho imparato ad arrivare al punto base anche senza forze.

Ma se il vento è di lato? E’ un casino! Un vero casino!

Ora.

La situazione era questa:

Una fantastica ciclabile, pressoché sempre pulita (a parte qualche fastidioso sasso, ma niente cartacce), da percorrere in libertà perché priva di ostacoli subdoli, a parte…

A parte il vento di ieri sera!

Hai presente quelle scene nei film dove la brezza marina sfiora i protagonisti incorniciando una scena romantica?

Ecco, prendi la cornice e spostala su di una ciclabile (bella) qualsiasi, vedrai, l’effetto sarà molto diverso, soprattutto se tu sei la protagonista.

Muovermi era difficile, molto difficile, il vento mi delineava la silhouette dalla parte destra.

Avevo una fantastica coda di lato, non voluta.

Un occhio lacrimava, l’altro no, teneva duro per evitare alla sottoscritta qualche tuffo carpiato sulla pista ciclabile (sempre bella) non propriamente desiderato.

E poi sono arrivata.

Un chilometro e mezzo di paura, a me, che mi lascio condizionare anche dalle storie paurose dei bambini.

Essendo la pista ciclabile in mezzo ai campi mi sono ritrovata con fantastici rami e fili d’erba in mezzo alla testa.

Eccomi.

Sono la personificazione di un’attrice protagonista di un film romantico qualsiasi, pattinata ovviamente!

WOODY ALLEN

Buon Compleanno artista!!

Ebbene si! oggi è il suo compleanno e questa è una delle sue citazione che preferisco:

00253c2d604662d862e7f42a1c475682Immagine presa dal web

Mi piacciono i suoi film, mi piace il modo in cui racconta al mondo il suo punto di vista.

Nel corso degli anni ha affrontato molteplici argomenti, ha cercato di analizzare la psiche umana nelle sue mille sfaccettature, ha fatto un sacco di cose, ed oggi che compie ottantanni credo si possa considerare soddisfatto.

E’ un’ artista, ha mille angolazioni, beh! a me i suoi film piacciono, ne ha anche fatto uno sulla SERENDIPITA’ che a breve termine ( il significato di breve termine è un altra storia!!!) forse riuscirò a vedere… SPERO!

Comunque, Buon Compleanno Woody Allen! Tra l’ altro sei un Sagittario anche tu, eh?!?