MESSAGGI CIFRATI

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Spesso dico che non sei tu a scegliere un libro ma è lui a scegliere te.

Spesso dico che un libro ti permette di viaggiare con la fantasia, laddove con il corpo non potresti mai andare, neanche con tutti i soldi del mondo.

Spesso dico tante false verità o vere falsità a proposito di libri, di ciò che ti lasciano e di ciò che ti tolgono.

Ora.

Posso sembrare una squilibrata mentale, e si, forse lo sono.

Posso sembrare una persona diversa dalla massa, e si, forse lo sono.

Ma.

E dico ma!

Il libro che sto leggendo mi sta dando l’ennesima dimostrazione anche se è celata dietro una falsa verità.

Mi spiego.

La frase in questione, che mi ha lasciato perplessa per poi capirla e rivalutarla è questa:

“Sono tutte cazzate! Non è vero che un libro ti lascia qualcosa! Il libro non ti lascia proprio niente! Sei tu che scegli di accettare nuove esperienze e o verità! Nessun libro te lo impone!”

Insomma.

E’ vero.

Prova a pensarci…

Tutte le verità assolute che hai colto dal libro del momento non erano nient’altro che affermazione conservate in luoghi reconditi della tua mente, che un libro, che un insieme di parole, ha riportato in superficie facendoti vedere una nuova prospettiva.

Ecco che cogli l’ultima lezione del libro come verità assoluta, ciò che stavi aspettando, ma se fosse tutto un gioco della tua mente?

Insomma.

Pare che noi, essere umani, siamo attratti da ciò che desideriamo.

Insomma.

Desiderare ardentemente un qualcosa ci permette di impiegare le nostre forze in quella direzione.

Ecco.

I libri svolgono la stessa funzione.

Ho impiegato anni per capirlo.

Mi è bastata una falsa verità, detta tra le righe per capire che.

Non è il libro a scegliere me, ma il mio inconscio mi indirizza verso questa o quella morale.

Si, perché ogni scritto ha una morale, vera o presunta, applicabile o meno.

Insomma.

Oggi sono saggia.

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PILLOLE DI FELICITA’: POST-IT

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Eccoci al terzo episodio…

Se hai perso il primo o il secondo li trovi qui, o qui, o qui, o qui, insomma non ci sono scuse…

Episodio 3

L’estate era ormai agli sgoccioli e settembre aveva portato con se un’aria un po’ più frizzantina e la consapevolezza in molti ragazzi che qualcosa nella loro vita stava per cambiare.

La città aveva sempre avuto su Lucia una grande attrattiva, era per lei il luogo adatto dove poter esaudire i suoi sogni. Sin da bambina, sin da quando aveva memoria, aveva sempre desiderato diventare una stilista, lavorare nel mondo della moda, vivere quell’ambiente glamour tra sfilate, viaggi, vestiti, soldi, lussi, celebrità. L’edicolante le metteva da parte ogni settimana le più disparate riviste, molte delle quali amava sfogliarle mentre attendeva il suo turno dalla parrucchiera immaginando di essere lei a decidere l’outfit delle modelle fotografate.

La sua passione era talmente forte che aveva sempre osservato con attenzione e ammirazione la nonna sarta al lavoro, e divenuta più grande era con lei che amava passare le sue ore libere dai compagni di gioco, grazie a lei apprendeva i primi rudimenti del cucito mentre le idee più geniali le venivano spesso a bordo campo dove aspettava che Marco finisse l’allenamento di calcio, si sedeva sulla ghiaia, lontana dalle altre ragazze, e complice un foglio ed un po’ d’erba umida abbozzava le sue idee creando degli schizzi che solo lei riusciva ad interpretare.

Quel giorno, l’ultimo prima della partenza, si sentiva un po’ strana, pensava al fatto che stava per iniziare una nuova fase della propria vita che le avrebbe dato tante soddisfazioni, era finalmente arrivato il momento di lasciare il suo, nonostante tutto, amato paese, forse per sempre visto che la città sembrava rappresentare un ottimo trampolino di lancio da cui forse non sarebbe più tornata indietro.

Si era svegliata presto, stanca, aveva dormito poco e male così aveva passato l’intera mattina in casa, non se la sentiva di uscire. Marco non si era ancora visto, non si era neanche fatto sentire in verità, neanche uno stupido sms, sicuramente si sarebbero visti quella sera alla piccola festa di addio organizzata per lei dai genitori con l’aiuto delle sue amiche più care.

“Ore nove, in piazza”, nessun altro dettaglio, tutto top secret per lei, riguardò per l’ennesima volta il promemoria appeso dalla mamma sul frigo, sorrise e le tornò il buon umore .

Aprì l’armadio e scelse il vestito più bello che possedeva, sembrava una principessa, pizzi e merletti cadevano perfettamente su quel sinuoso corpo da adolescente, e quelle scarpe con quei tacchi così alti poi, guardandosi allo specchio non riusciva a riconoscersi, l’emozione era alle stelle, sembrava davvero uscita da una favola.

L’arrivo in piazza fu fonte di stupore ed applausi, quella ragazzina che nonostante la fissa della moda era solita indossare sempre vecchi jeans sdruciti e scarpe da ginnastica sembrava davvero una principessa con quell’abito blu notte che brillava di piccoli inserti Swarovski. Anche il suo comportamento era diverso, forse era l’effetto del suo abbigliamento o dei pensieri che le affollavano la mente, ma si sedette composta e ordinata e raramente si fece travolgere dall’entusiasmo generale di quella che si era ormai facilmente trasformata in una grande festa per tutti i ragazzi del posto.

Ma non fu la sola a comportarsi stranamente, Marco era sempre stato un ragazzo serio, pacato, ma quella sera era diverso, sembrava quasi assente, non rispondeva agli inviti degli amici, non partecipava a nessun gioco, a nessun ballo, non si avvicinò più di tanto a Lucia.

Lui stesso non sapeva darsi una risposta a questo suo comportamento, in fondo fino all’ultima volta che si erano visti nulla era cambiato, ma quella sera….non sapeva cosa gli stesse succedendo, ad un tratto la partenza di Lucia gli era insopportabile, per la prima volta si accorse di quanto in realtà non potesse fare a meno di lei.

La serata terminò con il taglio della torta tra le urla, i canti e le risate di tutti i partecipanti, tutte persone che avevano condiviso quegli splendidi anni con la bionda ragazzina tutta pepe. La festa però non si protrasse fino a tardi, l’indomani mattina la partenza era fissata alle ore undici.

Lucia arrivò alla stazione in anticipo con la sua valigia colma di speranze e di grandi sogni.
Sperava di trovare lì Marco per un ultimo saluto ma era sicura che non sarebbe arrivato, se lo sentiva, lo aveva capito dal suo comportamento della sera prima, pensava che qualcosa si fosse improvvisamente rotto e non sapeva il perché nonostante si sforzasse di capirlo, era forse stata colpa sua? Aveva detto o fatto qualcosa che lo aveva ferito od offeso? Non riusciva a ricordare.

Erano ormai le dieci e mezza in quella sonnolenta domenica mattina e in quella deserta stazione di provincia Marco non c’era, le sue paure si stavano per tramutare in realtà, sarebbe partita senza averlo salutato.

Lucia viene ridestata dai suoi pensieri dal padre allontanatosi per vidimare i biglietti, la chiama e le chiede di avvicinarsi, tiene un foglietto in mano e sorride, è giallo e quadrato, da lontano sembra un post-it. Lucia afferra il manico del suo trolley e si avvicina.

Questo penso sia per te, le dice ancora con un benevolo sorriso porgendole quello che in effetti era un post-it con dello scotch attaccato dietro per fissarlo meglio al muro. Lucia lo afferra, lo legge, il suo viso adesso risplende di un sorriso radioso, aveva subito riconosciuto quella calligrafia:

“Ti penserò sempre”

e sotto un unico nome, inequivocabile, Marco.

Due lacrime le rigarono il viso, ma non era tempo di piangere, la campanella che annunciava l’arrivo del treno stava già suonando, ripose in maniera delicata il post-it dentro una tasca del suo nuovo capiente portafoglio da donna ricevuto in regalo la sera prima, e si avviò verso la sua carrozza, la partenza non si poteva rimandare.

OROSCOPANDO…

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Dunque, uno dei miei mensili preferiti è Cosmopolitan, adoro questo mensile perché parla di tutto e un po’ ogni mese intorno al 20-23 mi fiondo in edicola –è un modo di dire, da me non ci sono edicole take away – e lo acquisto, passando le successive due ore a sfogliarlo, leggerlo, ed eleggere il mio mantra del mese.

A volte lo estrapolo da un’ intervista ad una persona famosa, della quale io ignoravo l’ esistenza fino a cinque minuti prima, altre volte lo scelgo tra le rubriche, e quando c’era Pulsatilla (parlo del 2008) io impazzivo dal ridere…Poi le rubriche sono cambiate e al posto di Pulsatilla è arrivata “memorie di una vagina” ed anche lì risate a crepapelle, ma non è di questo che voglio parlare..

Dunque.

Scusate il mio divagare, ma sono fatta così, penso una cosa e mentre sono tutta concentrata a scrivere la frase che passa per la mia testolina mi viene in mente un’ altra cosa e allora premo i tasti più veloce che posso così da non perdere nemmeno una brillante idea (questa è un 1 a 0 per la mia autostima…).

Riparto.

Se per sbaglio iniziate a leggere questa rivista, che io consiglio, ma sono di parte, quindi non vale, vi consiglio di seguire il sito web. Ed anche qui sono una fan sfegatata, e quindi non vale, ma non fa niente.

Nulla, tutta questa premessa per dire che.

Oggi, stanca di arrivare in ufficio ascoltando la radio, ho deciso di scaricare Spotify, ma… Mi sono ritrovata a dover scegliere un genere o un artista e non essere in grado. Io che millanto curiosità e sete di sapere sono inerme difronte ad una scelta simile… Poi, sul sito di cosmopolitan come notizia di copertina c’è:

Oroscopo 2016, e ho pensato: sicuramente trovo una soluzione e difatti…
SAGITTARIO:
CORAGGIOSA, LIBERA, ACCESA.
…prova a concederti quanche fuga facendoti fare compagnia dalla musica New Coutry stile Carrie Underwood o di certe canzoni di John Mayer…

Eh… allora per adesso ho salvato il nome, domani durante il tragitto casa lavoro a piedi lo ascolterò.

Se vuoi una soluzione guardati intorno, e la troverai, non serve saper cercare, sarà lei a trovare te.

Tag: Whatsapp – Contatti momentanei

Siate paziente perché è la prima volta che partecipo a questi giochi e non ho la certezza di fare tutto correttamente.
Considera che non sono ancora completamente dipendente da whatsapp ma poco (veramente poco) ci manca!!
sono stata nominata e ringrazio leggimiscrivimi

le regole le riporto in fondo sotto le nomine

Tag: Come vi sentireste se, stasera, aprendo l’App di WhatsApp un insolito messaggio vi avvertisse della presenza di “Contatti Momentanei” a cui sono associati “nomi” e non numeri telefonici, ai quali (dalla mezzanotte al sorgere del sole) sarà possibile inviare un messaggio e/o immagine? Gli “intrusi” sono 10 e sono i seguenti:

1) Una persona di cui hai perso ogni traccia. “Il fatto che tu non faccia più parte della mia vita può solo che essere positivo, in ogni caso ti ringrazio perché adesso ho imparato ad aprire gli occhi!”

2) Un’amica scomparsa. (o amico) “Dovunque tu stia spero che stai bene, se ti va di venirmi a trovare in sogno, fallo in una notte stellata così che se mi svegli posso guardare il cielo e saltarti”

3) Un/a parente stretto che non c’è più. “Ciao nonna, non ci sei più fisicamente, ma so che mi proteggi e mi controlli.. grazie!”

4) Qualcuno che può svelarti un segreto del tuo futuro. “Magari dimmi le cose brutte, se proprio ce ne saranno perché quelle belle le voglio vivere!”

5) Qualcuno a cui vuoi chiedere “scusa”. “Ahi!ahi!ahi! difficilmente non risolvo le questioni con le persone a cui tengo, ma se a te non ho mai chiesto scusa, fattela una domanda, per la risposta potremmo lavorarci insieme..”

6) Qualcuno a cui vuoi gridare una verità scomoda! “Prova a guardarti dentro prima di guardarti attorno, vedrai che noterai altre verità!”

7) Un personaggio del “passato”. “Cristoforo Colombo! Mi sveli il segreto di dove sei sepolto? Sei veramente nella tomba sospesa della cattedrale di Siviglia???”

8) Un personaggio del “presente”. “Eh! beh! fai da poco parte della mia vita, ma intanto ti dico grazie!!”

9) Un personaggio del “futuro”. “Non avete l’ acqua??Bhè la tecnologia vi risolverà il problema!”

10) Il SIGNORE o il destinatario della tua Fede. “Fammi capire una cosa, di preciso, quando distribuivi l’ attenzione, io cosa stavo facendo??? No così giusto per capire…”

Nomino:

keep the hope

seidicente

– agores_blog

mamma ma anche donna

ilpiccolomondodilelle

nientepanico

cuoredicactus

franz

first time in boston

lago sul tuono

LeggimiScrivimi il Blog di Tricoli Sara

A parte il fatto che ad un’amica avevo commentato che questo tag era un pochino inquietante… sono comunque molto contenta di essere stata nominata e ringrazio tanto tanto 7sottountetto

Quello che mi inquietava era ricevere sul mio telefono (che è ormai un’estensione di me) numeri sconosciuti… comunque mi piace misurarmi con cose che mi turbano, quindi eccomi (le regole le riporto in fondo sotto le nomine)

Tag: Come vi sentireste se, stasera, aprendo l’App di WhatsApp un insolito messaggio vi avvertisse della presenza di “Contatti Momentanei” a cui sono associati “nomi” e non numeri telefonici, ai quali (dalla mezzanotte al sorgere del sole) sarà possibile inviare un messaggio e/o immagine? Gli “intrusi” sono 10 e sono i seguenti:

1) Una persona di cui hai perso ogni traccia. “Professor Roberto, Grazie per aver insinuato il dubbio in me… lo sa che ho pubblicato un libro? L’avrebbe mai detto?  “

2) Un’amica scomparsa…

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