-Oooohhhh! Mi vedi???
-Ciao. Si ti vedo. Stai facendo una videochiamata. E’ ovvio che ti vedo.
-E adesso??? Mi vedi ancora???
-Ma ce la fai?? Gira la fotocamera! Cosa diavolo stai inquadrando???
-Ti ho fatto lo scherzetto, ti ho fatto lo scherzetto!!!
-Ma quanto cazzo sei scema???
-Oooohhh! Bella!!!! Cazzo c’hai oggi, stai ciclata???!
-Ti prego, torna in te e smettila di parlare come una milanese imbruttita immigrata.
-No aspetta, fammi capire, com’è che parlo.
-Dai. Perché mi stai chiamando? Spiegami la perla, perché di sicuro di perla si tratta. Stavamo messaggiando fino a poco fa, di botto fai partire la videochiamata, tu, in macchina che inquadri adcazzum e sei pure ferma con le quattro frecce.
-Hai visto che brava?!? E ti sei dimenticata che ho pure l’auricolare!!!
-Cosa ci fai in città? Non sei in ufficio oggi?
-No, dovevo venire in Bergamo per alcune pratiche.
-E mi stai videochiamando per…?
-Allora non sei attenta!
Ti ricordi cosa mi hai detto qualche giorno fa? Che devo uscire, incontrare gente, vedere posti nuovi.
-E fammi capire, tu stamattina sei in Bergamo per oberare a tutte queste cose?
-Obe…che?!?
-Lascia stare, e dimmi, cosa diavolo ci fai lì? Dai, sto morendo dalla curiosità!
-Allora non mi credi quando parlo, dovevo venire per alcune pratiche dell’ ufficio, niente di personale, niente affari di cuore, scocciature.
-Sei sorridente perché hai portato a termine tutto, immagino!
-Si, immagini bene. Comunque. Sai perché ti faccio la videochiamata? Perché tu hai detto che solo incontrando gente nuova potrò dimenticare gli idioti del passato, giusto? Ecco, adesso sono qui, e adesso scendo dalla macchina e vado al bar, pare che qui ci siano un sacco di giovani che la mattina fanno colazione al bar, giusto? Ci provo ad entrare?
-Dai entra.
-Ma tu stai in linea e spiegami passo passo come fare per accalappiare qualcuno d’interessante, visto che dici che io non sono in grado, vediamo se tu con il tuo radar capti qualcuno.
-Ok, entra!
-Cazzo amica!
-Non ci credo. Aspetta fai un’ altra giravolta.
-Si certo vuoi anche che mi metta a camminare sulle mani, fare un girotondo, giocare un po’ a mondo, saltare da una piastrella all’altra. Smettila di ridere, sei una stronza. Smettila. Mi stai ferendo.
-Ah!ah!ah! Amica. Non dico che deve per forza di cose essere un tuo coscritto, ma cazzo, neanche uno che ha l’età di mio nonno! E poi, MAI CON UNO CHE PORTA IL CAPPELLO, sappiamo tutti come guidano.
-Senti considerando le rughe credo che qui, oltre al deambulatore null’altro guidano.
-Dai. Mangiati una brioche, te la sei meritata. Scusa amica, non volevo ridere delle tue disgrazie, ma cazzo… C’hai ‘na sfiga.
-Grazie. Avevo proprio bisogno di sentirmi dire che sono sfigata. Comunque fuori c’è il sole, stasera si pattina, e fanculo anima gemella, oggi non c’ho tempo!
-Brava Amica è così che si fa. Io vado eh! Perché c’è Cuore che mi sta chiamando.
-Ciao Amica, hai la sensibilità di un elefante ma va bene uguale.