FALTA ALGO?

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É l’imprinting che manca.
Forse è solo ed esclusivamente questione di “manca la base”.

Forse no.

Qualche giorno fa, durante una delle mie passeggiate obbligatorie, ho involontariamente ascoltato una discussione tra due ragazze che felici e beate s’apprestavano a “far prendere un raggio di sole” ai pargoletti.

Ora.

Non è che mi sia ben chiaro come facessero a far prendere il sole a queste povere anime considerando che siamo a Gennaio, da me si sfiorano i dieci gradi e avevano più tessuto addosso loro che un bambino del Canada ciaone proprio.

Comunque.

La cosa che m’ha lasciato perplessa, ciò che mi ha fatto realizzare che “Cazzo, sono senza speranze!” è stata la frase pronunciata da una delle due.

“Il mio compagno non ha voluto tagliare il cordone ombelicale, non l’ha neanche toccato.”

Così dal nulla. Fino ad un attimo prima dicevano “Quant’è bella questa giornata…Abbiamo proprio fatto bene ad uscire…”

E niente.

Io schifata, fingo non curanza, ignoro le giovani madri e dentro di me penso.

“Ma com’è che l’idea di avere un figlio, un compagno, un… insomma una famiglia, non mi passi neanche per l’anticamera del cervello?”

Forse mi manca l’ imprintig. Insomma. Quando lo stavano distribuendo salcazzo dov’ero, persa. Come sempre del resto.

E niente.

Io penso al mio futuro, a come incrementare questo sogno della scrittura, ma di farmi una famiglia proprio zero.

Sarò mica sbagliata?!?

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FIGLI MASCHI vs FIGLIE FEMMINA

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Dai! Lo sappiamo tutti come funziona… E’ solo che no, non lo ammettiamo perché, diciamo la verità, “fa brutto” dirlo.

Io in prima persona, non lo so se è veramente così, io osservo.

Osservo e vedo, altre volte invece chiudo gli occhi e prendo certe palate, ma tralasciamo, questo è un altro argomento.

Dicevo.

Checchesenedica, le dimensioni contano! Caspita se contano!

Ho visto mamme di figli maschi vantarsi delle dimensioni del piccolo fratello del loro pargolo.

Ho visto mamme di figlie femmine inorridirsi di fronte a questo argomento, fingendo noncuranza e tenendo ancora più saldamente la mano della piccola innocente figliola.

Ora.

Noi, femmine intendo, non possiamo inculcare ai piccoli queste idee, per quanto questi non capiscano esattamente di cosa stiamo parlando, cresceranno con l’idea che le dimensioni sono importanti.

Io questa cosa proprio non la concepisco…
Ok, non sono genitore e non capisco certe dinamiche…
Ok, non vivo con uomini in casa e di conseguenza non sono abituata a vedere elicotteri non richiesti oppure ascoltare altre strane fissazioni…
Ok, potrei andare avanti con un sacco di ok, ma no.

Che poi pensavo, perché anche le mamme di figlie femmine non si vantano delle loro piccole?
Insomma.
Non capisco questa cosa, questa disparità che noi (e dico NOI perché intendo noi adulti) inculchiamo nei più piccoli già dalla tenera età, per poi? quando saranno grandi e si confideranno diremo loro “Ma guarda che le dimensioni non contano…”

Boh.

Credo che in quanto a generare confusione siamo molto ma molto bravi.

 

 

 

CATAPULTA

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E poi non ti lamentare se non voglio figli.

Insomma.

Se io da sola sto bene, se non ho nessuna intenzione di mettere al mondo pargoli che cagano, vomitano e girano con il moccio al naso, e sì, queste sono solo alcune caratteristiche che più rappresentano una piccola peste.

Ora.

Mettici pure che non posso, e forse non voglio rinunciare al lavoro, ed ecco che mi tocca lasciare il pargolo alla nonna, o peggio ancora ad una baby sitter qualsiasi che magari non ha la minima idea di come si cresca un bambino visto che è da poco stata svezzata.

Ora.

Tutta questa premessa oggi per riportare un avvenimento alquanto bizzarro.

Insomma.

Non vi siete mai scusati dopo una gaffes dicendo “Ehi! Da piccola ho sbattuto violentemente la testa!” Io si, lo faccio spesso.

Ed anche il bambino in questione da grande potrà dirlo, insomma, alla prima cazzata potrà scusarsi con “Ehi! La nonna mi ha ribaltato dal passeggino…”

Hai letto bene.

La scena è stata esattamente questa.

La nonna, imperterrita se la passeggiava lungo il corso del paesello in cui vivo, prestava accurata attenzione ad eventuali veicoli in transito, non sufficiente però ad evitare quel san pietrino mancante che tac! Passeggino incastrato e tuffo carpiato del pargoletto, ovviamente non allacciato sul pavimento.

Hai presente la frittata?
Ecco. Era il piccolo, che come da copione ha iniziato ad alzare i decibel rovinando il risveglio di un’ ignara cittadina come me.

Ora.

Capita, per carità! Nulla da dire.

Ma che ridere!!!

Insomma.

La prossima volta che dirai “Io da piccolo sono caduto dal seggiolone!” io potrò rispondere… “E ritieniti fortunata…C’è chi è stato catapultato sul cemento dalla carinissima nonna!”