CONSIGLI, MA ANCHE NO. GRAZIE

– Smettila di bere tutto quel caffè, ti agita e basta. – A me non fa effetto, a me il caffè piace, non è mai troppo. – Sai perché non ti fa più effetto? Perché il tuo corpo è intossicato, ne bevi troppo. – Ok. Passami la tazzina adesso, poi se vuoi, ne riparliamo. Quante […]

via CAFFE’?? — CREANDOUTOPIE

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LE RUBRICHE DI MARTA: 3 BUONI MOTIVI PER… FARE COLAZIONE LA MATTINA!

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Non fare come me.

Anzi, non fare come la me prima di questa convinzione di voler dimagrire, e, si, il primo passo è crederci.

Anzi no.

Il primo passo è convincersi, il secondo è crederci, il terzo è applicarsi.

E tra i tre processi non deve intercorrere un periodo temporale troppo esteso, altrimenti tutto è perduto, quasi tutto.

Comunque.

Una delle prime cose che troverai in libri dedicati all’argomento, piuttosto che in articoli internet, piuttosto che da un personal trainer saranno queste.

  • Fai colazione
  • Mangia sano
  • Fai sport

Chiaro. Tre semplici regole che ti porteranno a raggiungere il risultato, e poi ci sono io.

Io che mangio sano, io che faccio sport TUTTI I GIORNI, io che faccio colazione, due colazioni.

La prima e la seconda regola non sono strettamente correlate, nella mia mente, intendo.

  • La colazione ti permette di avere le energie necessarie per affrontare la giornata.
    Io ne faccio due, la prima, più sostanziosa mi serve per svegliarmi, soddisfare la mia voglia quotidiana di dolce, uscire di casa ed arrivare in ufficio.
    La seconda mi serve per affrontare la giornata, soddisfare la mia voglia quotidiana di dolce.
  • La colazione ti permette di ingurgitare quantità esagerate di zuccheri, carboidrati e grassi saturi lasciando che il senso di colpa non s’affacci alla finestra della coscienza. Ho una giornata per smaltirla, ed io ce la faccio.
  • La colazione serve per riprendere possesso del mondo. Quei cinque, dieci, quindici minuti di silenzio assoluto mentre assaggi la fetta biscottata multi cereali strabordante di marmellata di arance (amare, per la cronaca, queste erano in offerta con il mio enorme disappunto!) e poi il caffè e poi un bicchiere di yogurt con il muesli croccante.

Insomma.

Pare che mangiare sia uno dei piaceri della vita.

Io ho imparato ad accontentarmi e mangiare come se non ci fosse un domani solo a colazione. E poi si sa, quando le cose le faccio io, o cerco di farle bene o lascio perdere, ed in fatto di colazione, cerco di farle bene.

DUE CUORI E UN CAPPUCCINO, SENZA ZUCCHERO, CON TANTO CAFFé GRAZIE!

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Immagine presa dal web

Se non ci inventiamo qualcosa di nuovo ci sentiamo persi, dispersi, smarriti.

Bene una ricerca nel texas svolta dal primo degli ultimi scienziati disoccupati (forse dicono che sono ricerche universitarie solo per attirare attenzione), ha dimostrato, no!non chiedermi quale formula astrusa matematica abbia usato, io conosco solo il risultato.

Comunque.

Bando alle ciance.

Dicevo.

‘Sti scienziati hanno dimostrato che per capire se una persona conosciuta on line sia quella giusta per te dovresti incontrarla a colazione.

Insomma il primo appuntamento, l’imprinting dovrebbe avvenire a colazione.

Ora.

Io non so che tipo di campione di persone abbiamo analizzato.

Sicuramente tra di loro non c’era nessuno che potesse anche lontanamente essere simile a me.

Io al mattino sono addormentata, fatico a connettere con il mondo circostante, figurati se sono in grado di captare segnali ultracorporei del maschio presunto alfa che addenta una brioches al miele davanti a me, non immaginiamo neanche se la brioches al miele è l’ ultima del bar.

Nulla da dire per chi la mattina ha l’oro in tasca, il mio di oro, anzi il mio di tesoro è nascosto, e devo prima spolverare le spine del mio cervello.

Si posso notare qualcosa, ma sicuramente lo farei con notevole ritardo.

Lui mi chiede cosa farò la sera dopo e io rispondo che mi chiamo Marta.

Intendo questo tipo di ritardo, comprenderai che sarebbe complicato riuscire ad instaurare una discussione producente con me, a meno che l’ intento non sia quello di instaurare una discussione controproducente e vabbè, quella è tutta un’altra storia.

Ma torniamo a noi.

Il breakfast dating comporta un’amplificazione di abrosità e sfattanza, insomma, mi vedi nelle peggiori delle ipotesi per scegliermi e sapere che mi vedrai sempre meglio di così.

Ecco.

Io se dovessi partecipare ad un incontro simile sicuramente verrei considerata un’ eremita.

Non sarei per nulla socievole e no, non potrei incolpare la timidezza o la mancanza nel raggio di dieci chilometri di un possibile maschio alfa, semplicemente non me ne potrei accorgere, perché è mattina e mi devo ancora svegliare bene.

Beh! Tutt’altra storia sarebbe organizzare un lunch dating o un post lunch dating, mentre sorseggio un caffé in pausa dal lavoro, mentre in attesa del ruttino (funzione di vitale importanza per evitare l’ abbiocco pomeridiano) vedere e parlare con un maschio alfa, ecco, forse in questo momento potrei notare tante cose.

Certo sempre che non mi freghi il cioccolatino che il barista mi regala con il caffé, perché anche li sarebbe tutt’altra storia.

…”SE FUNZIONA NON SI BUTTA!”…

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Immagini prese dal web

Qualche giorno fa ho espresso (questi collegamenti ipertestuali mi fanno impazzire – aspetta e capirai-) il mio disappunto per l’esagerazione dei costi delle spese di spedizione per le capsule Nespresso.

Ovviamente l’ ho fatto a modo mio, ho costruito un articolo, ampiamente elaborato dalla mia malsana mente e da lì sono nati una serie di commenti.

Dato che sono “braccine corte” o forse sarebbe meglio dire “sono monca” tendo ad acquistare su Internet SE e SOLO SE le spese di spedizione sono alla mia portata, insomma se non superano i 50 cent, oddio ho da ridire anche su questa cifra…

Oggi riaprendo la credenza ho visto spuntare in fondo al mobile coperta da chili di cianfrusaglie una moka, così mi sono ricordata che Rebecca Antolini mi ha consigliato di rispolverarla quando finite le cialde attendo di effettuare l’ acquisto successivo in fase di promozione e senza spese di spedizione.

Fin qui tutto chiaro? Bene.

Ho solo una capsula, sono disperata, non ci sono promozioni e non ho tempo di andare al negozio.

Apro la credenza, vedo lei, la Moka.

Mi considero fortunata perché in casa mia vige la regola del:

“Se funziona non si butta!”

Ecco questa regola nel corso degli anni mi ha un po’ rovinata, certo in questo caso mi ha salvato…ma:

  • voglia mo parlare della bicicletta d’ epoque conservata in cantina??
  • vogliamo parlare degli stracci, oddio stracci, dei fili per il pavimento, meticolosamente conservati nel mobile sul balcone che non si chiude più(No, non è rotto)?
  • vogliamo parlare dello schiacciapatate rovinato perché è passato dalla lavastoviglie (ma è un regalo e ci sono affezionata)?
  • vogliamo parlare delle pentole senza manici, che non si usano perché ti scotti, ma non si buttano perché cuociono bene?

Potrei fare un elenco lungo un giorno di lettura e massacrarvi i cosiddetti con tutte le cose conservate in casa mia cosi perché – perché c’è sempre un perché -, ma credo che queste quattro informazioni siano sufficienti.

Io sono per il “Non serve? Ok butta!” le persone che ho intorno invece sono “Non lo usi in questo momento? Non si sa mai, mettilo dove non da fastidio.”

Ecco, forse questa volto ho torto io, ho detto FORSE, non cantare vittoria, non fare un balletto tibetano imparato da bambina e conservato per l’ occasione, FORSE.

Forse no però… Perché piuttosto bevo il Nescafé, che tra l’ altro mi piace.

 

MACCHINETTA DEL CAFFè

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Immagine presa dal web

Sono super mega fantasticamente orgogliosa di uno dei regali ricevuti al compleanno, la macchinetta del caffè Nespresso.

Sono orgogliosa della macchinetta, sono entusiasta del caffè che bevo.
Ma carissimo mio signor Nespresso.

Non è che può aumentare i punti vendita e diminuire le spese di spedizione? O fare entrambe le cose?

No perché arrivare al primo punto vendita per me è piuttosto deleterio, abbastanza lontano ma posso farcela.

Acquistare on line abbastanza complicato ma più comodo, ma se la comodità la devo pagare con spese di spedizione sproporzionate, per favore abbia pietà di me, fervida consumatrice di caffè.

E poi un’ altra cosa… Non crede che ci siano troppi gusti?

No perché di alcuni io non capisco la differenza. Sono un fan sfegatata del caffè lungo intenso, poi mi piace anche quello al cioccolato, e quello alla vaniglia, insomma mi piacciono tutti i gusti però faccio una fatica becera a capire…

Fatico a capire quale devo prendere per evitare di dilapidare lo stipendio preso e quello che prenderò, fosse per me acquisterei il negozio, così solo perché sono curiosa e mi piace assaggiare i nuovi gusti.

E poi, caro il mio signor (eh, mio per modo di dire né!) Nespresso.

Perché gli aromi in edizione limitata li fate così limitati, mi scusi il gioco di parole, ma ha capito vero? Ogni volta che vado a prendere le ricariche, i gusti “speciali” sono esauriti.

Va bene farli solo per un periodo di tempo, ma non mi faccia illudere di assaggiare per poi dovermi scontrare contro la realtà del:

“Mi scusi questo aroma è esaurito.”

Perché poi io ci resto male, e mi passa la voglia di assaggiare i gusti nuovi e…

Quindi per favore, se posso permettermi di farle una critica costruttiva caro il mio signor Nespresso, aumenti i punti vendita e le produzioni, perché noi consumatori ne potremmo solo giovare.

Ah! Un’ altra cosa, signor, vero? O signora Nespresso?