CAPITA, UNA VOLTA L’ANNO.

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Oggi va così.

Non so se essere felice o no.

Invecchio.  Anzi, divento grande.

Ora, sono due modi diversi di vedere la stessa cosa, ma si sa, io sono fatta così. Tendo a sorridere, sempre e nonostante.

Nonostante quello che non trova il tempo per rispondere ad un messaggio.

Nonostante ci siano persone che non vedo da una vita.

Nonostante abbia iniziato un nuovo percorso sportivo e non riesca a muovermi, acido lattico maledetto.

E poi c’è di che essere felice.

Oggi mi posso comprare quello che voglio. Stasera vado a comprarmi il novo kobo, è un po’ che l’ho adocchiato, ma ancora non ho avuto il coraggio di dire “Ok, lo compro!” arrivavo fino a Ok e poi non andavo avanti.

Una pazza.

Sembravo una pazza.

Girare la Mediaworld immaginando di uscire con il kobo tra le mani senza rendere reale la cosa.

Io lo so che può sembrare una stupidata, ma per come sono fatta io, ogni acquisto dev’essere ponderato.

E quindi niente.

Oggi sono felice.

Auguri a me.

Brava Marta.

Comprati il kobo nuovo!

 

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OGGI LO POSSO DIRE!

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Immagine presa da internet

Bene.

Sono una di quelle persone che quando si alzano con la luna storta faticano a raddrizzare il resto della giornata, salvo poi arrivare alla colazione accorgersi che c’è ancora la nutella e via con la prima gioia.

Sono una di quelle persone che camminano con il sorriso stampato in faccia, con la gioia che sprizza dai pori, salvo poi essere coperta da strati di cotone, lana e lanetta.

Insomma.

Che io sia incoerente è cosa nota.

Sono una di quelle persone che quando deve insultare qualcuno trova ogni pretesto per evitare la volgarità ma cerca e ricerca le parole più subdole per arrivare alla fonte, colpire nel segno e non permettere all’interlocutore di capire subito cosa io abbia appena pronunciato. Tutto chiaro?

Bene.

Trovo immensamente irritabili quelle persone che ridono sempre e comunque, io sono positiva sempre e comunque non rido per ogni stupidata anche quando non è il caso.

Insomma.

In questi casi specifici tendo a dire: ” Ma cos’hai da ridere è il tuo compleanno?”

Ecco succede che anche a me a volte dicono questa frase.

E c’è un giorno all’anno in cui io posso dire: “Si! Oggi è il mio compleanno, ti sei presentato senza un presente, senza farmi gli auguri, senza provare un po’ di felicità per me e poi? Vuoi anche avere ragione? Dai, abbassa le orecchie e torna nel tuo mondo!”

Ma che bello eh?!? E facciamocela una risata!

BUON COMPLEANNO!

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Fino a ieri erano trentadue.

E poi dicono che il tre è il numero perfetto.

E poi dicono che tre più tre fa sei che diviso due fa tre, insomma al tre torni.

Che poi sta bene anche con l’anno di nascita.

Trentatrè nel duemilaesedici? Beh allora sei dell’ottantatrè.

Sì esatto.

Ma il duemilaesedici finisce con il sei che.

Dai basta.

Sono trentatré.

Mica bazzeccole!

E poi, io detesto la matematica.

Oggi mi ritrovo a cercare mille e una motivazioni per essere felice di invecchiare.

Che poi.

A me questa cosa che il compleanno si festeggia mica mi garba eh!?!

Insomma.

Tutti lì a glissare quando si parla di quanti anni hai, di che anno sei e poi? Festeggi il compleanno?

Ehi! L’ incoerente sono e vorrei restare io.

In ogni caso, tanti auguri a me!

HAPPY B DAY GRANDMOTHER!

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Oggi è l’ultimo giorno del mio gioco, che poi mio non è, ma è un gioco che ho fatto anche io.

E sarà una coincidenza o un quadro più grande di me di cui non capirò mai il significato ma oggi sono felice perché… AUGURI NONNA! Posso anche per quest’anno farti gli auguri di persona ed abbracciarti da parte mia e da tutte quelle persone che i nonni li posso no avere solo in sogno o nei pensieri.

Chissà quale strana storia mi racconterai oggi.

Arriverò dopo pranzo, con i biscotti, perché lo so come sei..

L’anno scorso ti ho portato i fiori, mi hai detto che si, erano belli, ma no, non avevi un dolcetto da dividere con me.

Hai tenuto la piantina fino a Natale quando sono arrivata con un panettone ed il centro tavola è stato prontamente sostituito da un bene deperibile, o divorabile, dipende dalla gola.

Oggi avrò dei semplici biscotti, niente di chè, niente di eccezionale. Ma a me basta strapparti un sorriso e sapere che anche quest’anno il “Buon Compleanno per i tuoi ottantasei anni te lo posso fare di persona.”

E poi lo so che tanto non ti offendi quando si dice la tua età perché tu di solito dici:

“Provaci tu ad arrivare alla mia età come me.”

E niente, con questa risposta riesci a spiazzare la qualunque.

Super mega Buon Compleanno Nonna.

Tu, che spesso mi dici: “Sai perché io sono un po’ golosa (che poi quantificare quel un po’ fa brutto)? Perché durante la guerra non c’era niente, e ho sempre sofferto la mancanza di un dolcetto a fine pasto, ecco perché oggi, come ieri e come domani non me ne privo. Eh, nipote mia, le tradizioni sono dure a morire.”

E niente.

Con una scusa così riesci a motivare tutto e sempre, perché l’ultima parola è e dev’essere sempre la tua.

“Parla l’esperienza.”

BUON COMPLEANNO SNOOPY!!!

Accadeva oggi, era il 1952.

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Immagine presa dal web

Snoopy & Co. debuttano sui giornali della domenica.

Eh si, nel 1952 il 06 Gennaio era una domenica, una festività persa per i lavoratori, ma questa è un’ altra storia.

Negli anni seguenti questa striscia è diventata un cartone animato, amato dai bambini, io per prima amavo quel cagnolino che con i suoi amici formava la combricola “Peanuts

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