“… Ma perché proprio in Giappone?”
“Boh. No aspetta, non posso non avere una risposta… In Giappone perché… Per vedere e cercare di conoscere una nuova cultura, diversa dalla mia.”
Ecco.
Nei giorni precedenti alla mia partenza, a chiunque mi facesse questa domanda rispondevo così.
Magari non esattamente così, circa meno quasi, insomma. Il senso era questo.
Oggi, che in Giappone ci sono fisicamente, confermo quanto immaginato.
Qui la cultura è diametralmente opposta alla mia.
Ci sono cose positive, altre meno.
A parte la questione del naso che vabbè.. Cosa da pelle d’oca, ma ignori e vai oltre.
I ristoranti. Ecco questo è un altro grande problema, anzi no, non è esattamente un ostacolo limitativo… Semplicemente devi avere un olfatto non troppo sviluppato, meglio ancora se è totalmente assente.
Qui, non mangi seduto ad un tavolo.
Qui le sedute sono rialzate, e poi ci sono dei buchi che RIGOROSAMENTE SENZA scarpe ospitano i tuoi delicati piedini puzzolenti e le tue gambe provate dalle lunghe passeggiate.
Ecco.
Questo potrebbe essere un problema, è un po’ come stare in ammollo in una vasca vuota. Questa sensazione è complicata, soprattutto quando stai mangiando una pietanza, buona per carità, ma senza sapere cosa.
Ecco.
Non farti troppe domande ed abituati al mondo che ti circonda, cerca di essere rapido.
Giorno: 24 agosto 2018
HIROSIMA
Difficile da spiegare.
Una sensazione forte che trasmette quanto l’animo umano possa essere cattivo.
Pochi gli edifici sopravvissuti che lasciano un segno indelebile a chi visita, non solo a chi ha vissuto e tutt’ora vive sulla propria pelle i risultati di quel simpatico esperimento.
Svoltato l’angolo del memoriale, ci si ritrova in una città completamente diversa e dai mille colori.
Festoni simili al nostro Natale incorniciano l’ambiente e la via principale della città acquisisce colore.
L’ambiente riprende vita in un susseguirsi di colori odori e movimento.
L’impressione che si ha è quella che nonostante le difficoltà subite, la città è con essa la gente del posto abbia scelto di continuare a vivere.
Del resto la vita è bella, e non solo perché lo dice Benigni.!