Apri la mente alle cose spontanee, facili.
Quando ti senti dire questa frase resti di sasso.
Ancora di più se a pronunciarla, è una passante, una che incroci mentre passeggi per la strada.
Ora, lo so che sembra strano immaginare me, che passeggio.
Ma questo è quanto.
Io che cammino, perché il fatto di passeggiare è solo un punto di vista.
La mia mente va a mille all’ora come sempre, ed altrettanto spesso è scollegata dal corpo, ecco perché passeggio, perché l’andatura non è a razzo, è tranquilla, easy per essere poliglotta.
Incrocio una signora che sostiene il mio sguardo, sorrido e saluto, eh sì, a me è stato insegnato così, salutare è educazione.
Lei contraccambia, e si lascia sfuggire questa frase.
Resto di sasso, mi fermo, la guardo e…Lei mi sta sorridendo, stava parlando con me.
É un periodo che pensieri tra i più differenti attanagliano la mia giornata, spesso mi trovo a dar peso a pensieri che di lì a poco diventano realtà, insomma, ho un’altra volta il sesto senso che chiede spazio.
Ecco.
Poi mi capitano queste cose.
Come faccio a non credere ai “segnali”? A pensare che no, non è solo soggezione?!?