Lo stupore è qualcosa di incredibile.
Anche quest’anno mi sono sparata due e dico DUE cinepanettoni.
Considerata la mia recente e persistente intossicazione da dolci e cioccolato, anche quest’anno ho trovato una scusa, qualsiasi sia chiaro, per buttare qualcosa come venti euro, ricevendo in cambio il nulla più assoluto.
Bene.
Tre righe per dire che no, a sto giro i cinepanettoni non mi sono piaciuti.
Passi per scontatezza cheva beh, ci sta.
Ma le battute?!? Sono io che fatico a comprenderle?
Arrivavo in ritardo, o in anticipo sulla successiva, punti di vista.
E niente.
Io esco dal cinema con le lacrime agli occhi.
Ora.
Diverse sono le letture possibili:
- il film ha fatto talmente cagare che ti disperi per aver speso un po’ di soldi;
- il finale tragicomico ha un non so che di triste che urta la tua sensibilità causando scrosci evidenti di lacrime dal tuo viso;
- ti sei accorta che tu ( e solo tu) non hai capito le battute, ed una dose eccessiva di inadeguatezza si fa largo nella tua astrusa mente.
E poi boh.
Cerchi le chiavi della macchina e vai veloce (ma non troppo) a casa, sperando che il tuo libro non ti deluda così.
Triste la vita da cinepanettone.