ROMA GIORNO TRE

Er signor Colosseo.

Mica scemi questi romani, toccavano con un ferro rovente i gladiatori morti, così non potevano simulare, di essere morti intendo.

Hanno smontato e riutilizzato parti delle mura per costruire la Basilica di san Pietro.
C’era tantissima gente, ma mai tanta quanto il giorno prima ai musei, certo che qui non mi sentivo proprio sicura sicura, però passa.

La visita ha superato le aspettative, insomma, restare a bocca aperta davanti a quattro sassi, di tufo per giunta, non è roba da tutti i giorni.

Poi, ti accorgi che sei al Colosseo, che di qui entravano i gladiatori e di là entravano le belve.

Che se un delinquente era condannato a morte finiva al Colosseo e magari ne usciva vivo, graziato per le sue abilità di sopravvivenza, chissà.

Ti giri e noti che da una delle tante finestre vedi una cosa che sembra un arco, tutto lavorato,  e chissà che du’ palle per chi l’ha trasportato e ricostruito fin lì.

Poi t’accorgi che dall’altra parte ci sono colonne, teatri, anfiteatri, e oddio che palle tutto questo marmo, cemento, tufo.

Poi pensi che queste quattro mura sono sopravvissute a terremoti veri e presunti, c’erano quelli reali e ci sono stati quelli politici. Poi capisci che cazzo. La storia serve davvero, insomma, proviamo ad imparare da loro a mangiare di meno ed usare più testa.
Non tanto per un discorso di salute, che sì suvvia è importante, quanto per un discorso di soldi, avida come pochi mi rendo conto che, se le cose fossero costruite con cognizione di causa forse non saremmo proprio a questo punto.

Se solo avessimo imparato qualcosa dalla storia, qualcosa non tanto.

Ma si sa, a scuola la storia non ci interessa, pensiamo ad altro, ad uscire la sera, a prendere dieci in religione,che poi…

La storia è passato, il nostro passato e se quando siamo a scuola pensiamo che tanto non si può cambiare, quando diventiamo grandi iniziamo a capire che no, non si può cambiare, ma sì, qualcosa possiamo imparare. Qualcosa ho detto non tutto.

Ed anche questa mia vacanza è giunta al termine, questo pomeriggio si riprende l’aereo e si torna in quel di Bergamo.

Ciao Roma, arrivederci!

22 pensieri su “ROMA GIORNO TRE

  1. fulvialuna1 ha detto:

    Non è che i romani non mangiassero (che è diverso da magnassero…) lo dice l’impero crollato. Ma sicuramente qualcosa dalla storia vremmo dovuto trattenerla.
    Tour turistico, ma se ti perdi in Roma vedi il meglio.

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  2. Aria di Bosco ha detto:

    Una cronaca in stile ” Lipizzetto ” simpatica ed originale, personalmente solo a pensare che Papa 007 ha smantellato un monumento come il Colosseo per costruire a scrocco i Palazzacci suoi .. mi fa girare i Maroni.. Non gli è bastato deforestare mezzo mondo…e pure questa è storia , che è stata appresa benissimo, considerata la condizione politica attuale…ma alla fine Roma e sempre Roma ! Come diceva quella canzone? ” Ma che c’è frega ma che c’emporta…
    Ciao e complimenti per il blog ^^

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