PECHINO EXPRESS. 7

pechino

Ieri sera non sono stata una brava telespettatrice, ho perso l’inizio e ho perso la fine, insomma, ho perso tanto, ma non tutto.

Scopro con enorme dispiacere che i Compositori hanno vinto la prova, non vedo più gli #Amici, presumo siano fuori.

Entro nel vivo del reality vedendo tutti i personaggi vestiti con abiti tradizionali e truccati da dragqueen, il Costa colpisce ancora.

Il giudice che sceglie chi è promosso e chi no capisce poco e un cazzo, ride con tutti e non ne boccia nessuno, neanche i Compositori.

Ecco che ricomincia la gara vera, oggi c’è la bandiera nera, ma inizierà a svolgere il dovere domani, è tempo di cercare un passaggio, ed avvicinarsi alla meta.

I #Modaioli tentano di giocare sporco ma perdono.

Quel simpaticone del Costa da il stop alla gara mentre è intento a riempirsi la pancia, si trova, infatti, nella ravioleria più famosa di Taiwan, ed io come se niente fosse, resto con la bavetta alla bocca.

É ora di cercare l’alloggio, ma chissá se ce la faranno, sembra far caldo, e mentre io resto sotto la mia copertina i concorrenti sembrano sciolglersi…

Le Clubber come spesso accade, riescono a riempirsi la pancia, a loro si aggregano come zavorre i Compositori, trovsno poi anche iMaschi e tutti insieme si riempiono di cibo spazzatura, ma si sa, mangiano quel che possono.
Le clubber, ebbene sì, sempre loro, incappano per sbaglio in un’avitazione che no, non gli offre un’alloggio, ma dimostra loro com’è la cerimonia del te, insomma, bevono per i prossimi cinque anni.
I Modaioli, hanno una brillantissima idea, i pompieri, e questi, ovviamente li accettano, e niente, hanno la nottata serena.
Le Caporali, capeggiata dalla solita fortuna sfacciata della Elia che se li bacia tutti tenendo ben saldo il dizionario fatto a mano, trovano un alloggio molto carino.
Alla fine anche loro, le Clubber, trovano una casetta molto carina, in riva al fiume…
I Maschi, senza saperlo, seguono l’esempio dei Modaiolo e trovano riparo in una caserma di VVF. Dormiranno per terra, ma poco importa, la cena è assicurata.
I compositori trovano un posto.anche a sto giro.
Domani prova vantaggio. Tutte le coppie hanno trovato casa.

La prova vantaggio parte dalle pendici della montagna Testa di Leone, luogo sacro per la popolazione, ricco di vegetazione.
La bandiera nera sta faepcendo la sua parte, in possesso dei Maschi viene subito sbolognata in sfavore dei Modaioli, che da veri gentiluomini la rifilano alle Caporali
Loro  si arrabbiano, insinuano una congiura contro di loro, e, come spesso capita, recuperano, restituendo l’oggetto ai Modaioli.
A giocare sporco ora sono le Caporali, che scambiano la bandiera nera per una mise insolita del modaiolo Marcelo, non vale, sono un po’ disoneste.
Tutti arrivano alla scalinata, l ‘ Elia è provata dalla prova fisica e piange, che piaga però… Jill si rivela la compagna perfetta.
Il maggior Sconforto arriva quando si vedono i maschi davanti, generalmente ultimi.

Le  Clubber arrivano prime nonostante il gioco sporco, i Modaioli arrivano con il terzo incomodo (anzi la terza) seguono i Compositori ed i Maschi, tuttii qualificati a parte le Caporali che arrivano ultime.

La prova è come da tradizione sanguinaria, si tratta della battaglia dei cuscini, sanguinaria di nome e di fatto. Un Modaiolo finisce in ospedale e Elia piange, ma quest’ultima, non conta.

Alla fine il Costa squalifica dalla gara sia le Clubber che i Maschi, perchè avrebbero dovuto prendere la bandiera nera.
Purtroppo la gara viene vinta dai Compositori, che ancora una volta assegnano l’handicap alle Caporali, che no, non la prendono con sportivitá.

Trattasi di ciabatte massaggianti che causano nella Elia un pianto dirompente, no ma, strano eh!
E poi niente, so soltanto che la destinazione è Taipei, che i Modaioli sono dicvisi, uno è in ospedale, che Elia piange, e che io dormo, secca.

 

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SMILE. eccheccazzo sorridi!

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Ero in America.

Stavo passeggiando per strada quando ad un certo punto, colta da un torcicollo che non auguro neanche al più fastidioso dei picchi, abbasso la testa e toh! Sorpresa.

Per terra c’era una scritta. Fatta da poco. Con i gessetti colorati, quelli che la mia maestra a scuola usava per disegnare ed insegnarci gli insiemi.

Stop. Take a break and smile.

Non so perché.

Stamattina ero in macchina e mi è venuta in mente, così apparentemente dal nulla, questa cosa.

Non mi sono fermata, non ho seguito l’istruzione alla lettera, ho preferito evitare di rischiare un tamponamento a catena con me come protagonista.

Ma. Ho sorriso.

Così, da sola, senza un’apparente motivo, o meglio, senza un motivo sensato.

Purtroppo, come spesso mi capita, non mi rendo conto che il resto del mondo mi vede.

Ore 08.35 in ufficio:

“Cazzo ridi da sola in macchina?!”

“Stavo sorridendo, in America ho letto che…( e via con la storia che a me piace un sacco….)”

“Minchia Marta, cambia droga, questa ti sta consumando.”

Perché le mie colleghe mi vogliono bene.

“Ehi stronzetta, lo sai che sono una persona fedele, io il mio spaccino di fiducia non lo cambio per niente al mondo!”

Ed anche oggi la giornata è iniziata così.