PILLOLE DI FELICITA’: AL MOMENTO SBAGLIATO

E…Rullo di tamburi!!!! Ecco che siamo ripartiti con la nostra storia.
Ora che il mio amico di penna si è sistemato possiamo riprendere questa storiella.
Ah?Volete sapere dov’è e cosa fa? Beh, visitate il suo blog: NEOGRIGIO

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L’incipit fu dei più crudi e diretti, senza giri di parole, senza nascondere nulla:

Con Carla non è andata, ed è stata tutta colpa mia. Il rivederti quella sera mi ha scatenato qualcosa dentro, qualcosa che forse è stato sempre presente ma che avevo nascosto da tempo. Ero ancora innamorato di te. Non potevo sposarla, non volevo prenderla in giro, ed il mio atteggiamento nei suoi confronti è cambiato già da quella sera. Ne abbiamo discusso, lei ha anche capito la situazione ed era ancora disponibile a sposarmi essendo sicura che mi sarebbe passata, di nuovo. Ma non sarebbe stato così, lo sapevo. E’ stata dura. Quella sera Carla ha urlato, ha pianto, mi ha tirato contro un intero set di stoviglie e posate, mi ha maledetto. Ne sono uscito col cuore a pezzi, pezzi che si sono ulteriormente rotti quando ho saputo che eri andata via. Solo qualche settimana dopo ho saputo che ti trovavi a Budapest, così ho fatto armi e bagagli e sono venuto a cercarti. Ma non sapevo nulla di te, dov’eri, come rintracciarti, ed i giorni passavano invano. Una sera in un pub, mentre bevevo una birra da solo, una ragazza si è avvicinata a me. Si è seduta, e abbiamo cominciato a parlare. A fine serata le birre erano diventare tre, quattro, per entrambi, e senza accorge cene ci siamo ritrovati a letto. Il resto già lo sai.

E di Carla? Non ne hai notizie?

No. O almeno non direttamente. Ho saputo in seguito che si è presa un periodo di aspettativa ed è partita, non so per dove, non so per quanto.

Scese un lungo silenzio imbarazzato. Lucia stava cercando di tirare le fila di quella lunga storia. Poi prese coraggio:

Marco, ma adesso cosa vorresti da me? Non ci vediamo da anni. In fondo eravamo solo bambini, siamo cresciuti adesso, siamo diversi, tu stai diventando padre, io ho una relazione con un altro uomo. Sei anche l’ex promesso sposo dell’unica persona che in questi anni ho davvero considerato una mia amica. Cosa vuoi da me?

Non voglio niente da te, voglio solo te.

Nel dire questo Marco si era proteso verso di lei con coraggio, prendendole le mani e stringendole tra le sue. Carla cercò di divincolarsi ma con poca vigoria. Si accorse di questo quando girandosi vide Ferenc in piedi a qualche metro di distanza. Capì subito di essere nei guai. Si alzò di scatto spingendo Marco verso la spalliera del divano ma

Ferenc era già andato via.

Rimase in piedi cercando di capire dove fosse andato quando si aprì la porta del reparto ed un’infermiera sorridente invitò Marco ad entrare.

Era appena diventato papà.

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