PROBLEMI POCHI, MA BELLI SERI.

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Sono abituata così:

Se faccio una cosa la faccio in grande.

Che poi, il concetto di grande è relativo, esattamente come il concetto di persona normale.

Insomma, se per me può essere grande un sommergibile per un dinosauro no, per lui sarebbe come per me una formica, io per la formica? Un gigante, io, che sono diversamente alta un metro e cinquantotto.

Bene.

Ho dei problemi, certo come tutti, ma i miei, per me sono più importanti di quelli degli altri, ovvio, per tutti è così.

Dicevo.

Ho dei problemi.

Da quando ho scoperto che è tutto una questione di prospettive mi sto perdendo.

Nel momento in cui mi interfaccio con qualcuno, ma succede anche quando parlo da sola, anziché prestare attenzione al concetto, mi perdo ad immaginare altri punti di vista diversi dal mio, l’ho fatto anche poco fa, con quella storia della formica e del dinosauro.

Ultimamente questa visione del mondo, sta prendendo un po’ troppo piede e sto iniziando ad immaginare mondi fantastici, che poi.

Non sarebbe un grosso problema, affinassi l’abilità seguendo il discorso di fondo. Perché il problema è esattamente questo.

Finito il discorso mi allontano dalla persona continuando ad immaginare chissà quale scenario.

Da piccola quando immaginavo a voce alta mi dicevano:

“Hai una fantasia galoppante”

Adesso mi dicono:

“Sei pazza” “Cambia spacciatore” “Stai assumendo farmaci scaduti” “Per me non ce la fai”, dipende dalla mia risposta ovviamente.

Io invece penso che cercare altre prospettive sia una cosa divertente.

Io invece penso che avere ed usare la fantasia sia una cosa bella.

Io invece penso che no, lo spacciatore non lo cambio, i farmaci continuo ad assumerli (con tutto quello che costano!), si forse sono pazza, ma io nel mio mondo ci sto alla grande!

 

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