FAI PACE CON…

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L’ Italiano.

Non l’ italiano medio, proprio con l’italiano, l’idioma, la lingua, la parlata.

Ora.

Spesso, anzi spessissimo m’incarto mentre sto parlando, inizio a balbettare e in genere il mio interlocutore mi dice “Dai, gira la ruota, compra una vocale e vedrai che si forma una parola.”

Poi succede che in questo periodo dell’anno, il moltiplicarsi di clienti in ufficio, la mole di lavoro in fase di lievitazione… Insomma.

Ecco che la tua pazienza diminuisce drasticamente o meglio, in modo direttamente proporzionale alla possibilità che nel week end piova, anzi no diluvi, capito come??

Ecco.

Sono in quella fase lì.

Mettici poi persone incompetenti e.. Ciao Mare! Che da noi si usa ancor prima che in Italia arrivasse la moda del Ciaone!

Insomma.

Considerata la mia poca disponibilità a sorridere di fronte ad una battuta fuori luogo ecco che un cliente che si prende più confidenza di quella che dovrebbe, dopo un mio incartamento se ne esce con… “Dai Marta, fai pace con l’italiano.”

Ora.

La mia reazione se non fossi stata in ufficio sarebbe stata “Cammina, veloce, perché ti sto per tirare una testata e se ti prendo bene nel giro di un quarto d’ora scriverai il tuo nome con i pezzi di denti che lentamente sputerai. ” Sorriso di circostanza.

Non potendo rispondere esattamente così, semplicemente perché l’ambiente circostante non me l’ha permesso, ecco che dico: “Tranquillo, io sono sempre a tempo…”

E niente.

Non l’ha capita.

Eppure non mi sembrava difficile, no?

 

7 pensieri su “FAI PACE CON…

  1. dimaco ha detto:

    Bisogna usare termini e strutture sintattiche che l’interlocutore possa capire.
    Inutile, con certe persone, spendersi a cercare la parola più adeguata: si può dire tutto con 500 vocaboli circa, tanto per loro fa lo stesso. Altrimenti tocca pure ripetersi.
    Io quando mi rompo le balle comincio a usare i verbi all’infinito.

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