Capitolo 28!!!
Eccolo il nuovo episodio scritto con NEOGRIGIO
“Allora vediamo…Un costume basta? O forse è meglio due?!? Oddio che dubbio…Un copricostume, un asciugamano che non si sa mai… che emozione, tra qualche ora saremo in partenza. Sarà la prima delle prime, la prima volta in Sicilia, il primo viaggio con Ferenc, la prima volta in vacanza al mare. Mi viene in mente quella frase di quella canzone, diceva “ho scolpito sulla pelle che chi piange riderà”, sono sicura che sia proprio così..
-Ferenc! Sono pronta! Dove sei??
-Lucia…Sono qui sotto da dieci minuti, ti ho chiamata ma non hai risposto.
-Ah, mmm, scendo subito.
– dai sbrigati, si parte! Finalmente in vacanza, io e te. Noi.
-Sto scendendo.
“Noi, Ferenc pensa già ad un Noi…”
-Hai preso tutto? Hai spuntato la lista che ti ho mandato ieri? Io la uso sempre. Per me è utilissima.
-No Ferenc, non l’h fatto, a me piace partire così, preparare le cose all’ultimo, mettere la mente in modalità ferie e via.
-Speriamo che tu non abbia dimenticato qualcosa di essenziale, non vorrai mica rischiare di rovinarti la vacanza.
-Ah!ah!ah! No tranquillo, non potrei mai farlo! Non …
Lucia non fece in tempo a finire la frase che Ferenc la baciò teneramente.
Scesero dal taxi e valigie alla mano s’incamminarono verso il check-in dell’aeroporto.
L’imbarco ed il volo durarono davvero poco, o meglio, a loro sembrò così. D’altronde il tempo non è forse la distensione dell’anima?
-Caspita Ferenc, questo volo è volato.
Una risata fragorosa si alzò anche dalle postazioni dei loro vicini che pur non volendo ascoltarono l’ esternazione che nella sua testa non era certo nata come una battuta.
La felicità rende iperattiva la mente, fa diventare tutto più semplice, fa miracoli.
Lucia arrossì di vergogna, ma tramutò l’imbarazzo in un sorriso che contagiò anche Ferenc.
“Certo che quando sorride è veramente affascinante” pensò.
Scesero dall’aereo, l’area fresca che li accarezzò sapeva già di mare. Presero i bagagli e uscirono dalla sala degli arrivi passando davanti ad un bar. Arancine, calzoni, cannoli…la loro vista metteva fretta a Lucia di mettersi subito all’opera.
-Bene, e ora?
-Usciamo da qui e prendiamo un taxi, che la vacanza abbia inizio.