AMICA UN CORNO

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Pixabay

 

Eccoci ci risiamo.

Stessa situazione di qualche tempo fa.

Incontri un ragazzo che all’apparenza si dimostra straordinario e poi preso da un incessante bisogno di verità ti spiattella tutto così, su due piedi senza che tu te ne renda conto e senza che tu abbia la notte a disposizione per portarti un po’ di consiglio.

No, perché questa volta la verità, o meglio dovrei dire la porta in faccia, mi è arrivata in un nanosecondo in una sera qualunque, o meglio, in una sera in cui non avevo di meglio da fare se non restare a pensare e rimurginare su cosa avessi sbagliato.

Si, perché è chiaro che a questo punto, sono io a sbagliare qualcosa.

Sempre, anzi quasi sempre i ragazzi che mi girano intorno sono impegnati, o pseudo tali, ed io? Presa dal mio personale principio del “non fare agli altri ciò che non vorresti fosse fatto a te” resto imperterrita sostenitrice della mia teoria allontanando la persona in questione.

Su questo nulla da disquisire, per carità.

Ma poi?

Vorrei averti come amica.

Grazie ma anche no.

Non sarei sincera e come ben sai per me una caratteristica basilare dell’amicizia è la sincerità.

E io sono una persona sincera, purtroppo, a volte.

Ecco, mi ritrovo ancora una volta con un pugno di mosche in mano.

Devo riuscire a capire dove sbaglio, perché mi lascio avvicinare da ragazzi presumibilmente fantastici ma con il cuore impegnato.

No, non si vogliono solo divertire, non è questo il punto, sono confusi, non sanno cosa vogliono e io abbocco, ancora una volta.

Ma adesso basta.

Prima voglio una situazione chiara e dettagliata, scritta possibilmente, così posso far fronte ai miei problemi di memoria e dopodiché decido se rispondere al sorriso oppure fingere una miopia acuta temporanea.

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