A VOLTE RIFLETTO

Immagine presa dal web

“Prendi in mano la tua vita, è una sola ed è la tua”

Questa è stata la frase che concludeva un blocco dello zoo di 105 di qualche giorno fa.

Questa frase mi ha colpito, vuoi il sottofondo musicale, vuoi le parole pronunciate poco prima, insomma, questo è il senso di tutto il blocco.

E’ vero che la vita è di passaggio.

E’ vero che non dobbiamo avere paura ad affrontare regole che noi uomini ci siamo imposti.

E’ vero che non dobbiamo vivere nel timore di sbagliare.

E’ vero che la vita è come una passeggiata in montagna, sali, arrivi alla cima e poi riscendi, percorri la discesa, tu scegli quale percorso intraprendere, tu scegli quale montagna affrontare.

E’ vero che con la paura non ci muoviamo, restiamo fissi a pensare che se avessimo, se potessimo se, se, ma sappiamo bene che con i se incrementi solo il tuo malessere.

In questi anni ho visto persone soffrire e altre gioire, ho preso cantonate e mi sono rialzata.

Ho visto amici dimostrarsi tutt’altro, ho visto nemici diventare amici e ho visto amici restare tali.

Porto sulla mia pelle cicatrici indelebili, che la vita mi ha lasciato ed altrettanti sorrisi unici che sempre la vita mi ha donato.

Insomma, oggi, a trentadue anni mi sono accorta che devo faticare per sentirmi soddisfatta, ho imparato che il domani non sai cosa ti riserva, ho imparato che devi avere sempre un motivo per sorridere, ridere ed essere felice.

Ho imparato un sacco di cose e tante ne scoprirò strada facendo.

Poi ho capito un’altra cosa.

Credo che noi, umani, siamo legati da un filo rosso, che se una persona dev’esserci nella tua vita, magari anche solo per un tragitto, la vita riuscirà a metterti in contatto.

Ecco.

Queste sono le coincidenze.

Ho anche imparato che fare del male porta solo altro male, insomma è come una formula matematica, male per male fa male alla seconda.

Ah! Vale anche il viceversa, esattamente come in matematica, ogni formula per essere dimostrata necessita della contro prova.

Ed io che di natura sono “bastian contrario” preferisco il contrario.