
Immagine presa dal web
Siete pronti????
Da stasera a mezzanotte sarà aperta la piattaforma galleggiante costruita sul lago d’ iseo dall’artista bulgaro Christo.
Ho letto tante cose su questa passerella…
Che non è sicura, che non è detto che regga il peso…
Che l’isola è isola e tale deve restare…
Che…
Poi ho letto lei, la leggenda.
Ecco.
L’opera è temporanea, tra un mese l’isola tornerà ad essere tale in ogni sua forma.
Chi vive sul Sebino, almeno una volta nella vita, ha visto o sentito parlare della “Sarneghera”. Di questi tempi, vuoi la complicità del tempo, vuoi i lavori della passerella di Christo a Sulzano, non si fa altro che parlare di questo misterioso evento atmosferico. Un violento temporale che fa capolino all’improvviso, inghiottendo lo spettro lacustre in un cono d’ombra, nel frammento di pochi minuti. Quando arriva la Sarneghera nessuno si sente tranquillo e tutti si è in balia della tempesta perfetta di fulmini, vento, tuoni. Ma la Sarneghera è molto di più, soprattutto per gli abitanti dei paesi litoranei. La Sarneghera è anche magia, ricordi legati ad una leggenda tanto romantica quanto drammatica, il cui ricordo è tramandato di generazione in generazione. A Sarnico, addirittura una compagnia teatrale interpreta la leggenda in una suggestiva pièce.
Non tutti sanno che un tempo, una fanciulla di Montisola, promessa sposa ad un nobile franciacortino per volontà del padre, usava trascorrere il suo tempo sulle sponde del lago, dove versava lacrime e lacrime di dolore per un amore che non era tale; senonché un giorno, proprio in quelle acque,cadde, rischiando di annegare. A soccorrerla e trarla in salvo fu un giovane pescatore di Sarnico. Come gli amori più forti scoccò la scintilla tra i due giovani, ma durò poco. Presto il padre di lei provvide a imprigionare il giovane e lo uccise, affinché la figlia sposasse il prescelto; ma non fece i conti la giovane donna, che nell’apprender la notizia non esitò a consegnare la propria vita ai fondali del lago, sperando così di riunirsi per sempre all’amato.
Ecco perché, quando la Sarneghera fa capolino sopra lo specchio d’acqua, si dice che i due innamorati si stiano cercando nei fondali del Sebino, mentre il cielo scaglia per vendetta tuoni, lampi, fulmini, e vorticose correnti d’aria.
La Sarneghera sarà clemente durante i giorni di apertura del ponte di Christo, o sfodererà tutto il suo orgoglio davanti agli obiettivi di mezzo mondo per testimoniare il suo dolore? Nessuno degli abitanti del posto si sente di poterlo escludere, ma sicuramente alle migliaia di visitatori che passeranno sulle acque, si consiglia di offrire un pensiero all’amore della Sarneghera, per conquistarne, chissà, i favori, e passare incolumi dalla tempesta perfetta.