EVENTI TRAGICOMICI DI UNA DOMENICA MATTINA QUALUNQUE

“Ehi!”

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Immagine presa dal web

Quando la mattina mi sveglio e trovo questo messaggio sul telefono, mandato da un certo lui che mi causa uno scombussolamento interiore a livello intestinale ecco, posso dire che la giornata può solo che migliorare.

Che poi il suo problema, che ogni volta diventa mio, è dovuto principalmente al fatto che, niente, non ci troviamo, a pelle non siamo compatibili, lui insiste e io sembro contornata dalla sfiga quando lui solo e per sbaglio si fa sentire.

Ecco, l’ultima domenica mattina è stata così.

Lo dico oggi, con il senno del poi perché saranno le coincidenze, saranno le credenze popolari, sarà quello che vuoi, fatto sta che la sfiga mi ha abilmente circondato un’altra volta.

Certo.

Io non mi sono lasciata scoraggiare, ho deciso di affrontare comunque la giornata con il pensiero:

“Può solo migliorare” Salvo poi verso metà giornata, rendermi conto che non era così.

Bene!

Corriamo (in senso metaforico s’intende) ai ripari, sdraiata sul divano sotto la copertina non mi sarebbe potuto accadere nulla.

A parte addormentarmi istantaneamente dopo aver letto poco più di dieci pagine di libro, essere entrata nel clou, lasciarmi suggestionare e fare gli incubi.

Per poi svegliarmi sudata e correre a fare una doccia, perché no, a Giugno la copertina di lanetta è out, e si! Ti fa sudare, parola di Lupetto!

Comunque.

Facciamo un passo indietro.

Perché dico questo?

Bene.

Ora cercando di essere il più neutrale possibile ti elenco in ordine sparso gli eventi avvenuti in poco più di tre ore. Poi vedi tu. E ho ragione io.

  •  Fantozzi e la sua nuvola, bagnata fradicia, sedici gradi e maglietta a mezze maniche.
  • Zero caffè e zero colazione, la dispensa non perdona.
  • Una spia arancione mi acceca alla guida, pare sia quella della benzina.
  • Consegnare le torte ad una festa durante l’orario del pranzo potrebbe essere controproducente, se alla festa sono tutti a casa, loro, per pranzo, appunto.
  • Le zucchine nel forno cuociono, se non le togli bruciano, e si, diventano nere e fanno fumo.
  • Zingari e non quelli di Zingaria come Zlatan (dello zoo di 105) ma quelli veri che “hanno fame” e tu rispondi “la Chiesa è dall’altra parte della strada, tranquilla, anziché ringraziarti ti diranno che sei senza cuore).

Sei motivi validi per pensare che quel “Ehi” era la mia coscienza che mi diceva: “Marta!

Basta pensare a questo idiota! Togliti quel sorriso dalle labbra altrimenti te la farò pagare!”

Grazie Coscienza.

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