IDEE POCHE E MOLTO CONFUSE.

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Immagini prese dal web

Io non so te.

Io non so se oggi puoi stare spaparanzato nel letto, sul divano, in spiaggia o in riva ad un burrone.

Non lo so e per inciso, vorrei non saperlo.

Però ti dico dove sono io.

In ufficio.

Facile immaginare.

Il tono cagnesco delle prime parole riesce a tradire ogni più nobile intenzione.

Io detesto queste giornate post e pre festive.

Non perché non mi piaccia lavorare, tutt’altro.

Oggi è una di quelle giornate in cui in ufficio arrivano uno dopo l’altro (ed anche contemporaneamente) i clienti che preferiresti non vedere neanche nelle giornate normali.

Arrivano e con classe degna di un’elefante in equilibrio su di un filo in mezzo a due montagne ti dicono…

“Sai, sono a casa e passavo…”

“Senti bello! Questo non è un bar, fai una cosa gira i tacchi e ripercorri la stessa strada che hai fatto per arrivare.”

Perché dico questo.

Perché se vuoi farmi pesare il fatto che io oggi lavoro e tu no, sappi che io calcolo le tue tasse, quindi attenzione a farmi imbestialire, perché fidati, potrei farti “pagare” la “simpatia” seduta stante.

Sappilo!

Rincaro la dose dicendo:

“Si, lavoriamo anche oggi per i nostri clienti, visto che brave? E tra l’altro rispettiamo il nuovo orario, quindi l’ ufficio chiude alle diciotto!

Si hai capito bene, alle diciotto! Non alle diciotto e dieci o diciotto e venti!

Quindi cogli l’occasione di giornate come queste per venire a risolvere i tuoi dubbi ed infervorare i nostri animi così poi durante le giornate standard non ci massacri i maroni! ( non intendo il politico)”

Bene.

Buon proseguimento a voi che come me, oggi siete in ufficio/fabbrica/negozio… Insomma, voi che lavorate!

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