INVENZIONE

E…

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Immagine presa dal web

Quanti ne ho usati..

Quanti ne ho consumati…

Ne avevo di tutti i colori, misure, grandezze… idrorepellenti e ignifughi…

Insomma, io li ho provati tutti.

O quasi.

Credo anche tu…

Perché sono oggetti che con l’ infanzia, anzi con la crescita, o meglio, con la scoperta della crescita vanno di pari passo.

Potrei stare qui ore a raccontare la diversità tra le varie marche presenti sul commercio, su quelli per il dettaglio e quelli per l’ ingrosso.

Insomma.

Oggi ne esistono di milioni di milioni, ma…

Da quando ci sono?

Era il lontano 18 Maggio 1921 e…

Il cerotto viene messo in commercio: L’ordinaria quotidianità domestica a volte può dare l’intuizione geniale, in grado di cambiare le abitudini di miliardi di esseri umani e di dare la sterzata giusta alla propria vita professionale. È così che è andata per uno sconosciuto impiegato della Johnson & Johnson nell’America degli anni Venti. A lui si deve quel familiare rettangolino adesivo che arriva in soccorso di piccole e grandi ferite.

Morire d’infezione per ferite e tagli non era così raro fino a un secolo e mezzo fa; un fenomeno da cui non si era immuni nemmeno tra le mura di un ospedale, in particolare dopo un intervento chirurgico. Un parziale rimedio era stato individuato nell’utilizzo di garze imbevute di acido fenico, che però finiva per irritare la cute. Di lì si era passati all’individuazione di prodotti sterili, tali da tenere lontani batteri e germi.

Le prime forme rudimentali di medicazioni sterili vennero brevettate nel 1845 da due medici americani Horace Harrell Day e William H. Shecut. Consistevano in preparati viscosi ricavati dalla nitrocellulosa, che prima venivano sciolti in etere etilico e poi applicati sulle ferite, applicandovi sopra semplici bende di cotone. Questo processo venne in seguito reso più pratico con un sistema a strisce, facili da applicare e togliere. L’idea era venuta a due imprenditori Robert Wood Johnson e George Seabury, ma fu il primo a metterla a profitto dando vita nel 1886 a una propria azienda, la Johnson & Johnson, ancora oggi tra le più note multinazionali del settore farmaceutico.

Circa trentacinque anni più tardi, un impiegato della stessa società, Earle Dickson, si presentò ai suoi capi con un’idea geniale. L’intuizione gli era venuta osservando sua moglie Josephine all’opera nella loro cucina. Per medicarle i piccoli tagli e le scottature gli era balenata una soluzione che permettesse di tenere la ferita in condizioni sterili, consentendo alla donna di continuare le sue faccende domestiche. Prese una striscia adesiva e vi posizionò al centro un tampone di garza, ricoperta con crinolina per mantenerla sterile e sicura.

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