CAZZOFIGACULO

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Immagine presa dal web

Io me la ricordo ancora la prima cinquina presa dritta sui denti presa da mia mamma ( nel senso che lei ha dato a me…).

Forse era in età scolare, forse no.

Me la ricordo come se fosse ieri, vabbè o l’altro ieri.

Salivo le scale per entrare in casa, seguita come un segugio alla scoperta del tartufo più grande da mia mamma quando.

Quando in preda ad un moto trasgressivo ho pronunciato la terzetta quasi senza respiro…Eh SBA-DA-BAM ( Mi sembra di rivivere la scena a rallentatore). Dritta, sui denti.

L’ho imparato a scuola, forse non sapevo il significato, ma a bassa voce erano in tanti a ripeterlo.

Poi crescendo le cinquine sono andate scemando come un’equazione inversa.

Io quelle parole le dico tutt’ora come allora.

Pronunciate una dietro l’altra, quando sono arrabbiata e quando mi capita.

Io le parolacce le dico spesso, ma quando dico CAZZOFIGACULO mi sembra di liberarmi da un peso.

Chissà perché sono le prime cose che si imparano, chissà perché sono le prime cose che non si dimenticano, come andare in bicicletta, una volta imparato non si dimentica.

Cadi, ti rialzi, sanguini, ma prima o poi riparti, cresci e con te la bicicletta, diventa sempre più grande, cambio shimano, manuale o da donna.

Ecco con le parolacce è la stessa cosa, cresci cambiano, si modificano, ma il senso resta sempre lo stesso, le dici sempre in quel momento lì, non ci sono CAZZI O MAZZI, È LA STESSA COSA, o forse no?

39 pensieri su “CAZZOFIGACULO

  1. Oriana ha detto:

    Le parolacce non fanno parte del mio vocabolario… forse perché quando ho osato dirne una (andavo all’asilo e me l’aveva insegnata mio cugino più grande) è stata l’unica volta che mio padre mi ha sgridato. In pratica un piccolo trauma subito a 4 anni.

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  2. kikkakonekka ha detto:

    Storia vera.
    Anni fa un mio collega per fare il simpatico entra all’improvviso in ufficio spalancando la porta ed esclamando a voce alta:
    “Basta! In questo ufficio non si può più dire CAZZOFIGACULOTETTE!”
    Solo che dietro la porta, nascosto alla sua vista, c’era il capufficio che non aveva nessuna voglia di scherzare e lo invitò immediatamente nel proprio ufficio per una bella sgridata.

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  3. papworld ha detto:

    Le parolacce hanno un senso liberatorio perché, per alcune persone, è il modo più semplice di voler affermare la propria personalità (il più delle volte ignorata dai più). Un bambino piange e grida, un adolescente dice la parolaccia per dimostrare al mondo che è un adulto – ma non lo è. Un adulto, che ha un modo spontaneo e sempliciotto di interloquire, ripete a pappagallo la parolaccia che un adulto gli ha insegnato illo tempore. A nessun adulto basta una parolaccia per sentirsi liberi. Ad un adolescente si. 😉

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  4. papworld ha detto:

    A proposito, il cazzofigaculo è una parolaccia nata dalla classica richiesta che il cliente rivolge alla prostituta di strada per chiedere il prezzo delle prestazioni annesse. Usato molto nella zona del nord o nel nord est d’Italia.

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  5. Franz ha detto:

    io non l’ho mai sentita questa che unisce tre punti erotici e, al tempo stesso metabolici! dalle mie parti, in ebollizione d’ira, si urla solo la prima le altre due le lasciamo alle loro funzioni erotiche e metaboliche… 😀

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  6. indianalakota ha detto:

    Io non le ho mai prese, ma mi bastava l’occhiata degli occhioni azzurri di mia mamma! Ma non l’occhiata severa che tutti si aspetterebbero: l’occhiata delusa, dispiaciuta, di quelle che ti fanno sentire una vera merda! Meglio le sberle!!! Allora, chiedevo subito scusa, ubbidivo e mi mettevo subito buona e tranquilla. Considera che io ero una bambina superiperattiva….

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  7. Demonio ha detto:

    A me non piace nemmeno considerarle parolacce! Farlo significherebbe che esiste un linguaggio lecito ed uno che non lo è. Uno puro ed uno no. Ed invece determinate parole esistono perché c’è l’esigenza precisa di esprimere un qualcosa nel miglior modo possibile. Quindi mi meraviglio di chi le vede come tabu. Ci ho scritto anche dei post. Una cosa che mi irrita è leggere i ca@@o, fi**a e via discorrendo. La trovo ipocrita. Se la devi dire dilla cazzo! Non far quello/a pulito/a che dice e non dice ma poi lascia il compito a chi legge di sporcarsi la bocca! Ci sono…usiamole quando servono! E poi alcune di esse hanno suoni davvero belli altro che! Ma vogliamo mettere cazzo a confronto con pene o membro? Il primo è chiaro, non lascia dubbi. Gli altri due…che roba sono? Pene! Dell’Inferno? Penale? Penoso? Membro de che? Del parlamento? Testa di cazzo è meglio! Idem per figa (ed altre analoghe)!Son evocative, onomatopeiche. Vagina non sarà mai lo stesso! Nonostante quella v iniziale non rende! È fredda, impersonale! No no, evviva le parole che sono anche acce ma che son belle. E il tuo cazzoculofiga è simpaticissimo!

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