ERA UN AUTOBUS

Sono fortemente convinta che ogni oggetto seppur inanimato possa essere utile e ridiventare utile una volta che ha cessato il proprio scopo principale.

Mi spiego, snocciolo la questione e ne delineo le linee guida (pane e vocabolario stamani)

Navigando su internet leggo che:

Volontari trasformano autobus in docce mobili per i senzatetto

Tralasciamo la questione sociale del “anche se non ha la casa è comunque una persona che non deve perdere la dignità”, tralasciamo, perché aprirei un dibattito in cui quasi tutti sarebbero d’accordo ma in pochi farebbero qualcosa.

Io per prima, non do l’ elemosina se ne incontro uno, non compro fiori dal pachistano di turno, non voglio il braccialetto dal negretto dell’ ospedale.

Non è una questione di egoismo ma di paura.

Ho realmente paura che queste persone mi facciamo qualcosa di male, è da piccola che convivo con questa fobia, come quella del lupo nero nella stanza buia, lo zingaro se esco da sola.

Esistono persone che sono completamente diverse da me, e trovano in un rifiuto il modo di ridargli “vita” e riutilizzarlo nel modo più utile possibile.

Complimenti a voi!

Lava Mae fa parte di queste organizzazioni che hanno come scopo principale ed unico “l’ aiuto del prossimo”

 

Pubblicità

3 pensieri su “ERA UN AUTOBUS

Rispondi

Inserisci i tuoi dati qui sotto o clicca su un'icona per effettuare l'accesso:

Logo di WordPress.com

Stai commentando usando il tuo account WordPress.com. Chiudi sessione /  Modifica )

Foto Twitter

Stai commentando usando il tuo account Twitter. Chiudi sessione /  Modifica )

Foto di Facebook

Stai commentando usando il tuo account Facebook. Chiudi sessione /  Modifica )

Connessione a %s...