
Immagine presa dal web
Oggi mi sento nostalgica.
Ho la nostalgia di un passato che non è stato, sono ferma in colonna sulla via che mi porterà in città, Bergamo per la precisione, e sto maledettamente soffrendo di nostalgia.
Sto male, anzi malissimo, mi viene quasi da piangere, ho la nostalgia di un sogno che con il passare delle ore, dei giorni degli anni si è infranto.
Si è infranto come un vetro lanciato dal terzo piano, così di botto, è andato in mille pezzi e con essi tutti i miei frammenti di sogno.
Un sogno che non è mai stato, che mai si è avverato, che mai potrà essere.
Mai per adesso, forse un giorno si vedrà.
Hai presente quando da adolescente hai mille idee per la testa?
Ecco io sin da piccola sono stata abituata ad ascoltare imprecazioni di ogni genere contro automobilisti idioti che non mi lasciavano passare sebbene fossi sulle strisce pedonali, che mentre il pullman fermo faceva scendere gli scolari della scuola l’ automobilista idiota di turno si metteva a strombazzare per correre chissà dove.
Oggi sono così, nostalgica, ferma in colonna, mentre il pullman davanti a me si è inchiodato in mezzo alla strada per far scendere una mandria di uomini in miniatura scalmanati ripenso a quando da adolescente sognavo che da adulta …
Qualcuno inventasse le navicelle spaziali che ti permettessero di volare sopra le case ed evitare il traffico …
Allora avevo il motorino, il pericolo non esisteva, impennavo e cadevo con una cadenza maniacale, oggi sono un po’ più responsabile, anche perché la Claio si rifiuta di impennare, c’ho provato, caspita se c’ho provato ma nulla, non si alza di mezzo centimetro.
Eh si che spesso mi trovo nella situazione di inchiodare all’ improvviso, faccio sterzate che farebbero invidia a Schumacher dei tempi d’oro eppure nulla, neanche lontanamente un accenno di impennata.
Ti immagini come sarebbe il mondo se esistessero queste navicelle?
Tu imposti la destinazione e stop, ti siedi ed aspetti di arrivare alla tua destinazione, non devi vivere lo stress del “E questo? Dove andrà?Dai sfoderiamo la palla di cristallo e indoviniamo …”
“Ecco ancora una volta ho fallito, a destra, girava a destra! Dovevo immaginarlo che stesse svoltando nella strada a fondo chiuso!!!”
Ti sembrerò strana ma io da adolescente avevo proprio questo in mente, avevo tutto un progetto, nella mia testa sia chiaro, ma c’era.
Invece no, mi ritrovo qui, ferma in colonna, a tentare di leggere il labiale di quello dietro che muove le mani come il migliore dei mimi, che guarda me, esattamente nella mia direzione…
Aspetta sta scendendo dalla macchina.
“Dica.”
“Senta non può sorpassare il pulman? Altrimenti in centro ci arriviamo per mezzo giorno..”
Mi riprendo dal mio viaggio mentale, abbasso il finestrino e …
“Io stavo immaginando un mondo migliore, si sieda in macchina e ci provi anche lei …”
Ingrano la marcia, parto spedita, sorpasso il pullman e inchiodo … Gli scolari sulle strisce stanno attraversando la strada.
Andrà meglio la prossima volta. Nel frattempo vi ricordo di
“NON SMETTERE MAI DI SOGNARE, NON DIRE DI NON AVERE TEMPO, SE VUOI LO TROVI!”