HO VISTO…

Ho visto stormi di uccelli volare in libertà…

Ho visto uccelli migratori viaggiare verso il loro nido caldo…

Ho visto uccelli perdere la via per poi ritrovarla…

Ho visto Roma.

No, non ho mischiato le idee..

No, non ho perso la retta via…

Roma è veramente coperta di Merda (scusate il francesismo, che poi francese non è).

Praticamente succede che Roma -la capitale, la città non la squadra di calcio – è veramente coperta di Merda, si hai letto bene.

Devo essere più gentile, coperta di guano, escrementi di uccelli, vedila come ti pare, ma sempre di Merda si tratta, o no?

La notizia è reale e arriva da qui:

corriere della sera

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Quindi, no, non è una bufala, si può essere una metafora se associ Roma a tante malfatte della politica, piuttosto che del calcio.

E’ realtà quando l’ argomento in questione è l’ attualità..

Non ci resta che aspettare, perché scrivere sperare mi sembrava troppo facile – è risaputo come muore chi vive sperando – che gli uccelli defecatori, pardon, migratori, ripartano verso altri lidi.

 

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IL TABACCAIO

marlboro-lights

Immagine presa dal web

Ieri sera, dal tabaccaio mi è capitata una cosa alquanto bizzarra.

Passi che io per scrivere i miei articoli, per ri-ordinare le idee prenda spunto dal mondo esterno.

Passi che tendo a vedere solo il lato bello delle cose, per una questione di prospettive.

Passi che… tante altre cose ma…

Ma Pazzo Razzo Mazzo Palazzo.

SE sono davanti a te, SE io sono arrivata prima, SE il tabaccaio sta parlando con me ( e non del tempo) fattela una domanda.

No non ti faccio passare, No aspetti il tuo turno, No dopo di me hai davanti altre due persone!

Hai fretta? Non sei l’ unica, no non mi dire che sei incinta ed hai la precedenza perché ti do una testata in piena fronte da lasciarti scritto il codice fiscale, mio del vicino ed anche quello del tabaccaio.

A me non interessa, sono arrivata prima? Bene, vengo servita prima di te, che poi parliamone.

Sono in coda per comprare un pacchetto di sigarette, non per fare una seduta dal dentista che quando dura poco dura un’ ora.

Un fottutissimo pacchetto di sigarette, quanto ci metto? Un minuto? Forse due.

Certo per me il discorso è diverso, purtroppo il tabaccaio ha problemi di velocità, prima di darti il resto controlla non una, non due ma bensì tre volte che la banconota che hai abilmente tolto dal cappello magico sia vera e non finta a causa del gioco di magia.

Ma questo deve diventare un problema mio?? Ma anche no.

Tu aspetti, lì ferma nell’ angolino senza obiezioni e senza rompere le scatole, nel frattempo il tabaccaio controlla, fa un giro in banca, sia chiaro, quella del paese vicino, controlla la banconota e mi da il resto in centesimi, così, solo per farti perdere tempo a te.

A te che hai parcheggiato, avrei da ridire sul parcheggiato, in seconda fila.
A te che hai una fretta incredibile e io sono la persona più cattiva del mondo perché non ho pietà, perché non ti faccio passare avanti.

A te che stai imprecando contro di me non troppo silenziosamente, guarda che ti sento eh…

A te che fortunatamente per oggi sei prima di me, ma prima o poi capiterà che io arrivi per prima e ti farò penare tutte le volte che davanti a me dal tabaccaio hai comprato un accendino azzurro chiaro che funziona facendomi perdere tempo prezioso.

Adesso è il mio turno.

“Un pacchetto di marloboro light. Grazie. Si a casa tutto bene, guarda ho i soldi contati. Grazie ciao, a domani”