LOVE WINTER – TAG

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Altro TAG, altro giro… e io nel frattempo mi diverto un sacco!!!

REGOLE:

– Taggare e ringraziare chi ha ideato il Tag (grazie a Laura del blog  “Racconti dal passato“) e chi vi ha nominato KIKKAKONEKEKKA
– Usare l’immagine per creare i vostri post
– Rispondere alle domande
– Nominare quali e quanti blog volete e comunicare la nomina

1. Elenca i motivi per cui ti piace l’inverno
Mi piace l’ inverno perché non mi sento in colpa quando stravaccata sul divano l’ unico sforzo che faccio è quello di premere sull’ ipad per cambiare la pagina del libro digitale. I berretti e le sciarpe.

 

2. Qual è il film che più ti fa entrare nel clima di questa stagione?
I cine panettoni, soprattutto quelli ambientati in paesi caldi, io vestita da mammuth mi sbellico dalle risate a guardare attori che scimmiottano.

3. Qual è il libro che più ti fa sentire in sintonia con questa stagione?
Non ho un libro in particolare, perché sono convinta che sia il libro a scegliere me, e non io il libro.

4. Un posto che ti piacerebbe visitare d’inverno.
La casa di babbo Natale.

5. Qual è il piatto che preferisci mangiare d’inverno?
Il pure di patate

6. Dimmi la prima cosa che ti viene in mente legata all’ inverno
Neve, maledetta neve.

7. Qual è la canzone che ti ricorda di più l’inverno?
Non ascolto un genere di musica particolare, ascolto la radio, e solitamente durante l’ inverno si sente tantissimo gospel

 

ORA:

Scelgo di non taggare nessuno, ma di lasciare agli altri la libertà di autotaggarsi!

Forza! Non siate timidi!!!!!!!!!!!

 

 

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#MATTA

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Immagini presa dal web

Oggi mi sto convincendo di essere matta, di non essere registrata, di arrivare ad un rosicato 90%…

Oggi mi sento così, il clima in ufficio è pesante, le mestruazioni si prendono gran parte della colpa anche se avere il ciclo trenta giorni su ventinove è alquanto strano, ma succede, eh!caspita se succede!

Io invece sono sorridente e socievole, non che gli sbalzi ormonali non incidano anche sul mio umore, ma io non riesco per natura ad essere triste, pitima e rompiscatole.

Ecco perché mi sto convincendo di non essere proprio normale, che poi, normale cosa significa?

Essere mogia e triste per la maggior parte della giornata? Essere razionale con raziocinio in ogni azione compiuta o da compiere?

Io ragiono, penso  e vivo di pancia, sempre, o quasi sempre.

La collega è giù di morale, io anziché stare nel mio le racconto una delle tante (dis)avventure capitate, ed ecco che un timido sorriso si fa spazio sul viso.

Ma anche li, quale collega con il muso lungo?

Nel mio ufficio siamo in nove e mezza, ma nella stanza in cui ci sono io siamo in due.

Passiamo la maggior parte della giornata a lavorare, ma capita di perderci in discorsi filosofici o filosofeggianti.

Tipo quello di ieri, di cosa parlavamo?

Praticamente lei che chiamerò D è fissata con i drama giapponesi e coreani, sogna incessantemente di volare in Corea e elogiarsi per l’ altezza rispetto al coreano medio.

  1. è alta, molto alta, alcuni clienti, di quelli simpatici la chiamano “coscia lunga”, quindi ti lascio immaginare quanto sia alta.

Dicevo, ieri si parlava o meglio lei mi raccontava l’ ultimo drama che sta vedendo, divertentissimo, ti racconta dettaglio per dettaglio ciò che succede, giorno per giorno ti aggiorna sulla puntata o sulle puntate che le hanno impedito di chiudere occhio la sera prima.

Ecco, in questa stanza posso dire che regna l’ entusiasmo.

Con il tempo ho imparato alcune cose sui drama.

Se è giapponese il protagonista o il co-protagonista muore di una malattia lunga e misteriosa.

Se è coreano è solitamente incentrato sul lavoro e sulle necessità di fare carriera, in ogni caso rispecchia, credo, la realtà del posto, un luogo in piena espansione.

Se è cinese è sicuramente copiato.

Sei ancora convinto che io sia matta?

Questo è un piccolo stralcio del mondo che mi circonda… Se nel mio parlato mi capita di fare riferimenti a cose per te stranissime è perché il mondo che mi circonda è Unico, un po’ come me, ricordi? UNICA COME TANTE.

In ogni caso, qualsiasi sia la tua convinzione, io sto bene così, se non mi capisci non devi far altro che chiedere. Posso aiutarti a farti capire meglio il mio mondo.

L’ obiettivo di strappare un sorriso, vale qui e vale fuori di qui, con il tempo mi sono resa conto di essere una persona positiva e se proprio devo essere sincera in questi panni ci sto bene… Magari oggi ho nuovamente sbagliato out fin, in ufficio fa un freddo cane e sciarpa, dolcevita e maglioncino non sono sufficienti, domani magari metterò anche i jeans felpati.