IMPREVISTI

imprevistiSuccede così..ore 18.30 spacchi il minuto, è una delle poche volte, uscendo dal lavoro devi camminare per 5 minuti o forse meno di orologio prima di arrivare al parcheggio e sederti in macchina.

Ecco, succede che mentre attraversi la strada, peraltro l unico passaggio pedonale che devi affrontare, una Panda gialla a tutta velocità con alla guida una donna menager, auricolare nell’orecchio, occhiale da gatta e abito costosa ti picchia dentro.. ora, io sono a piedi, con un salto carpiato su una gamba sola, non voluto, mi ritrovo a terra, semicosciente, perché nel tuffo sul porfido devo aver picchiatore la testa.

ore 19.30 nonostante la vicinanza di non uno, non due ma bensì tre ospedali, senza contare le varie associazioni di volontariato, l’ambulanza arriva.

ore 20.00 in pronto soccorso

ore 21.00 in pronto soccorso

ore 22.00 in pronto soccorso.. un medico, lo riconosco dal camice bianco, si avvicina e d’urgenza, mi manda a fare un lastra, ora, è risaputo che io non sia un fuscello, ma è evidente che il mio ginocchio abbia preso una forma strana, innaturale quasi..

piano meno uno, l’urgenza si trasforma in un’attesa di circa mezz’ora beh poca cosa considerato che sembro un cola brodo, ho tubi e tubetti appesi in ogni dove, il medico, che mi ha prontamente soccorso ( no, intendo quello dell’ambulanza, non quello in pronto soccorso) mi ha dotato di:

1- ghiaccio sintetico da tenere sul ginocchio

2- pezza monouso per tamponare il naso

ora direte ok hai due braccia.. eh invece no, con l’avambraccio prontamente avvolto nella pezza monouso tampono il naso e con la punta delle dita tengo in bilico il secondo sacco di ghiaccio sintetico sulla testa.

3- carrozzina di seconda terza o quarta mano che per muovermi devo scendere e spingerla, ma non facciamo caso a tutto..

dicevo.. al piano meno uno devo fare d’urgenza ( e sottolineo l’urgenza) le lastre alla gamba perché forse e sottolineo il forse il ginocchio è rotto.

ok la diagnosi ha evidenziato slogamento della caviglia, giramento della rotula e rottura della tibia.

Prossima tappa secondo piano.

I medici decidono di ricoverarmi per vedere come supero la notte e per monitorare l’ematoma che ho in testa.

Eccomi qui a scrivere che succede.

Succede se mentre attraversi la strada non guardi se arrivano troglodite che la patente l’hanno presa in Africa in mezzo ai cammelli, dove le strade non ci sono, e neanche la segnaletica, e neanche le striscie.. va be.. ci sono solo gli animali.

Succede che anziché guardare il telefono che nella borsa sta suonando decidi di attraversare prima la strada, perché anche se sei sulle striscie non si sa mai.

Succede che puoi immaginare come sarebbe andata se, ma non è andata, sei sempre al secondo piano ma di casa tua, con le gambe sane, per adesso.

Chiamala fortuna, io lo chiamo angelo custode, ancora una volta ci sei stato.

Succede, ma a me oggi fortunatamente, grazie al mio angelo custode non è successo.

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